Il Comitato CRI di Asti oltre alle attività di istituto ha investito molto sulla formazione. «Lo abbiamo fatto – spiega la responsabile, Valentina Brezzo – sia nei confronti del personale interno, volontari e dipendenti, sia verso la popolazione. Sono stati tenuti corsi nei diversi settori: dall’area salute, al sociale, all’emergenza fino agli approfondimenti in materia di migrazioni e diritto internazionale umanitario, temi quanto mai attuali in questo particolare periodo storico».

Grande attenzione è stata riservata alla formazione esterna, come spiega Brezzo: «Abbiamo realizzato numerosi corsi sull’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno. La conoscenza delle giuste tecniche permette di salvare vite ed è una delle missioni più importanti della Croce Rossa. Notevole peso ha, anche, la formazione primo soccorso nei luoghi di lavoro; anche in questo caso la conoscenza delle manovre permette di limitare le conseguenze degli eventi accidentali che possono verificarsi sul lavoro e nella vita di tutti i giorni. Per questo promuoviamo incontri informativi sulle manovre salvavita pediatriche volte a garantire una genitorialità responsabile. Purtroppo fra le attività che sono state impedite a causa della pandemia ci sono gli interventi di educazione sanitaria nelle scuole».

Nell’arco del 2021, nonostante l’emergenza sanitaria abbia rallentato le attività formative, sono stati effettuati due corsi per Volontari in presenza e tre online che hanno visto entrare in Croce Rossa 110 nuovi volontari muniti di certificazione EFAC (European First Aid Certificate) valida su tutto il territorio Europeo; di questi 57 si sono specializzati nel trasporto infermi mentre 16 sono già soccorritori ed altri 35 termineranno il corso nei primi giorni del mese di marzo. I giovani di Croce Rossa, cioè tutti i ragazzi dai 14 ai 32 anni, frequentano il percorso gioventù rivolto alle giovani generazioni per accrescere il senso di appartenenza associativo e fornire strumenti per un corretto stili di vita.