Coincidenza al Salone di Ginevra
Una coincidenza che fa pensare a qualche “scherzetto” giocato, da lassù, direttamente da Battista Farina, il fondatore del car design targato Torino.
E ha scelto l’occasione giusta per metterci lo zampino: il Salone di Ginevra, l’appuntamento più atteso per le case automobilistiche di tutto il mondo, per la stampa specializzata e per le milioni di persone che amano le auto.
Battista Farina altri non è che quel “Pinin Farina” che, nel 1930, fondò l’allora Società anonima Carrozzeria Pinin Farina, un nome oggi conosciuto in tutto il mondo per le splendide carrozzerie ideate e realizzate per le più belle auto della storia.
Car design: tutto è partito da Cortanze
Quello che è meno noto, è che Battista Farina (Pinin era il suo soprannome perché assomigliava incredibilmente al padre Giuseppe) era originario di Cortanze, dove nacque nel 1893, penultimo di dodici tra fratelli e sorelle, nel 1893. Il paese, oggi, lo ricorda con una piazza intitolata.
Il grande imprenditore morì a Losanna nel 1966 ma l’eccellenza della sua azienda è sopravvissuta a lui e al Salone di Ginevra della scorsa settimana gli ingegneri del centro stile di Cambiano, provincia di Torino, hanno presentato una hypercar elettrica che porta il suo nome: Battista.
L’hypercar elettrica Battista
L’auto più attesa del Salone, con un prototipo che anticiperà la produzione che inizierà nel 2020 e si limiterà a 150 unità era ovviamente accompagnata, nella sua presentazione da una bellissima modella. Una modella speciale, e qui il cerchio si chiude, perché si tratta di Carola Briola, finalista di Miss Italia originaria e residente a Cortanze, lo stesso piccolo paese astigiano da cui partì l’epopea Pininfarina.
La sorpresa della modella
«E’ stato un caso – racconta la splendida ragazza cortanzese – Ho ricevuto l’incarico dall’agenzia di moda di Torino con la quale collaboro e, prima di Ginevra, sono andata alla Pininfarina a Cambiano per capire meglio cosa avrei dovuto presentare. E’ lì che ho scoperto di avere una cosa in comune con il fondatore. E’ stata una bellissima situazione. In azienda lavorano i nipoti e i pronipoti di Battista e tutti si ricordano delle origini della famiglia di Cortanze>.
E la hypercar a fianco della quale ha lavorato per due giorni di presentazione alla stampa?
«E’ un’auto stupenda, super elegante, non ci sono neppure salita, perché il mio ruolo era quello di presentarne il design e inoltre si trattava ancora di un prototipo, ma è stata davvero la protagonista del Salone di Ginevra».
L’auto del futuro ad alimentazione elettrica che porta il suo nome presentata da una bellissima giovane donna di Cortanze. Battista non poteva essere più soddisfatto.