Ha chiuso i battenti una bottega storica di Monastero Bormida, il negozio di alimentari (e non solo) posto all’angolo tra via Roma e piazza Diaz, all’imbocco del centro storico. Per i più giovani è “Da Marinella”, perché dal 2002 è gestito da Marinella Nervi, affiancata dalla figlia Debora, ma per chi ha qualche primavera in più è anche “Da Emiliana” e soprattutto “Da Settimia e Erminia”, due sorelle che per gran parte del secolo scorso rifornirono di pane, pasta, farina, prosciutto e formaggi generazioni di monasteresi.
Marinella e Debora avevano rilevato questa antica bottega, ammodernandola, trasformandola in un piccolo ma fornitissimo emporio in cui, con lo sviluppo del turismo italiano e straniero, era possibile trovare non solo la spesa quotidiana ma anche i prodotti tipici locali, dalla robiola di Roccaverano DOP ai ravioli al plin.
Adesso Marinella si godrà la meritata pensione, alternando il riposo all’attività nella azienda agricola di famiglia, mentre Debora si dedicherà ad altro lavoro, realizzando le sue aspirazioni. Ma alla comunità di Monastero mancheranno sicuramente la loro professionalità, la gentilezza, la disponibilità come portare la spesa a domicilio agli anziani e quella confidenziale amicizia che è un po’ il valore aggiunto dei piccoli negozi di paese.
“Spero che qualche giovane intraprendente si faccia avanti – commenta il sindaco Gigi Gallareto – e rilevi questa attività che, unitamente alle altre presenti in paese, costituisce un servizio molto importante per l’intero territorio. Purtroppo la nostra zona sta andando incontro ad una lenta ma progressiva desertificazione commerciale, che impoverisce il tessuto sociale delle nostre comunità locali. Il commercio al dettaglio dovrà orientarsi sempre più verso il turismo, le eccellenze tipiche del territorio, la versatilità della offerta, la polivalenza dei servizi. Qualcosa si sta avviando nel Sud Astigiano con il Distretto del Commercio, una iniziativa finanziata dalla Regione Piemonte per mettere in rete le realtà commerciali, le associazioni di categoria, le amministrazioni pubbliche. Ma i tempi per cercare di invertire la tendenza sono ormai brevi, e alle teorie dovrebbero iniziare a seguire i fatti concreti.”