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Attualità

Castello di Frinco: il Comune delibera l’acquisto per metterlo in sicurezza

Grazie al finanziamento della Regione. Appena fatto l’atto, il Comune darà il via ai lavori per rimediare al crollo dell’avamposto e del muro di contenimento

Dopo il crollo di cinque anni fa

Primo attesissimo passo verso la soluzione del Castello di Frinco che, con il suo avamposto crollato, incombe su mezzo paese e continua a tenere lontani, per ragione di sicurezza, i fedeli dalla chiesa parrochiale e la signora Mariuccia dalla sua casa. Oltre all’inagibilità del piano superiore di un’altra casa sotto la strada chiusa al traffico veicolare e pedonale.
Sabato scorso, infatti, fra gli ultimi atti del consiglio comunale che si appresta ad essere rinnovato alle elezioni che si terranno a fine maggio, è stato deliberato l’acquisto del Castello grazie ad un finanziamento ottenuto direttamente dalla Regione Piemonte. A breve è previsto l’atto notarile che sancirà il passaggio di proprietà dal toscano Gianfranco Fungardi, attuale titolare del maniero, al Comune di Frinco.

Già pronto il progetto di messa in sicurezza

Scontati i primi lavori che verranno eseguiti: quelli di messa in sicurezza del lato sud che ha visto già due crolli in pochi anni: quello dell’avamposto e quello di un muretto costruito successivamente per tenere su terrazzamenti e strada privata lungo i bastioni. La Sovrintendenza, dicono dal Comune, ha già dato parere favorevole alle prime fasi di progettazione.
Fra coloro che hanno maggiormente lavorato a questo risultato, l’attuale vicesindaco Luigi Ferrero, che è anche il candidato sindaco dell’unica lista presentata in paese. Così sarà lui e la nuova amministrazione ad occuparsi dell’opera con l’obiettivo di riportare la normalità nel centro storico.

Mariuccia tornerà nella sua casa?

Con la speranza di vedere Mariuccia Avidano, dopo cinque anni, ritornare nella sua casa parzialmente colpita dal crollo e dichiarata inagibile. Per il primo crollo il tribunale le ha già riconosciuto un risarcimento da parte della precedente proprietà, ma non è ancora stato sbloccato.
Per una volta, forse, la burocrazia dei comuni è più veloce di quella giudiziaria.

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