Cordoglio in città per la scomparsa di Ovidio Piras, 63 anni. Era conosciuto sia come artista sia come dipendente presso il Comune di Asti, dove aveva lavorato fino alla pensione occupandosi di politiche giovanili e cultura. Infatti aveva fatto parte dello staff chiamato a gestire il Centro Giovani quando era stato aperto all’inizio degli anni Novanta e successivamente al Teatro Alfieri come direttore di sala e responsabile delle maschere, ruolo ricoperto anche nell’ambito del festival AstiTeatro.
E proprio lo staff del Festival ha voluto ricordarlo pubblicando un post su Facebook in cui lo definisce “figura insostituibile nella storia del nostro festival, del Teatro Alfieri e della scena culturale e artistica della città”, augurandosi che “la sua passione e forza d’animo possano essere un grande esempio per tutti”.
Commosso Gianluigi Porro, ex direttore del Teatro Alfieri ora in pensione, che ha lavorato con lui per oltre trent’anni. “Era una carissima persona – confida – su cui si poteva sempre contare. Sul lavoro era inappuntabile e dal punto di vista umano era affettuoso e simpatico”.
L’ambito artistico
Per quanto riguarda l’ambito artistico, Ovidio Piras si è occupato di scultura, pittura, scrittura, teatro sperimentale, video arte. Dal 1994 al 2000, per inseguire un ideale d’arte come “dono poetico” che tenesse conto anche del fruitore meno attento, aveva ideato e organizzato un evento nazionale di interazione artistica multimediale dal titolo “Percorsi”, che per quanto riguarda l’Astigiano aveva fatto tappa a Montegrosso.
Ovidio Piras lascia la moglie Paola e la figlia Gaia.
Il rosario sarà recitato stasera (venerdì) alle 19.45 nella chiesa di San Secondo, dove domani sarà celebrato il funerale alle 11.
In alto, Ovidio Piras in uno scatto di Giulio Morra