Era un progetto partito più di un anno fa che, tra pandemia e lockdown, pare essere perenne attesa. Invece, qualche giorno fa, l’inaspettata ma attesa telefonata :possiamo procedere.
Il fatto lo spiega Pierluigi Bertola, fondatore e presidente del Cis, acronimo di Cooperazione italiana solidarietà, onlus che si occupa di sostenere le attività di assistenza ospedaliera nei Paesi più poveri. Il cardiologo canellese aveva chiesto al Ministero della Difesa di poter avere in dono un furgone militare in disuso. Il mezzo sarebbe, poi stato adattato e trasferito ad un centro sanitario in Africa. Parte la burocrazia.
Poi, la buona notizia che comunica lo stesso medico: “Il ministero ha deciso, in base agli accordi presi, di destinarmi il furgone che poi spedirò all’ospedale di Pino Dimenza, medico di Fubine, da lui fondato a Sokponta, in Benin. Il grazie va ad amici canellesi, soprattutto ad Antonio Santarsiero che ha trovato e sostituito parti meccaniche del furgone trasformandolo così in un mezzo per le emergenze nel periodo pre-parto. Grazie anche a chi mi ha sostenuto nelle lunghe pratiche e nell’organizzare la spedizione da Genova al paese africano”.