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Puglisi e Chirio
Attualità
Amministrative 2022

Elezioni ad Asti: intervista doppia ai candidati a sindaco Salvatore Puglisi e Chiara Chirio

Confronto diretto sull’ex ospedale, barriere architettoniche, sport, TARI, ma anche sul futuro della Casa di Riposo con un accenno al caso “Mussolini”

L’immobile dell’ex ospedale di Asti potrà essere riqualificato senza essere venduto dall’Asl. Lo prevede un emendamento votato in Consiglio regionale. Una buona notizia o teme che si tratti solo di propaganda elettorale? Il suo gruppo cosa propone per quell’area abbandonata dal 2005?

PUGLISI: Non si è in grado di dire se si tratta di favole elettorali o progettualità concrete, resta l’evidenza che favorevoli disegni si ricorrono da sempre. “Adesso Asti” lascerebbe da parte i facili entusiasmi, attendendo riscontri tangibili post elettorali. Per quell’area proponiamo progetti legati alla cultura con riferimento ad un polo universitario “vero”, all’aggregazione, specie giovanile, al commercio e allo sport; il tutto finalizzato pure a rivitalizzare la parte di corso Alfieri che oggi potremmo definire di serie “B” e le vie contigue spente con indecorosi negozi sfitti.

CHIRIO: È curioso che questo emendamento sia arrivato con tempismo proprio prima delle elezioni comunali. Sarà una strana combinazione ma di certo è una buona notizia. È un peccato avere in città grandi contenitori vuoti. Il mantenimento di queste strutture ha un costo importante. La porzione antica dell’edificio, vincolata dalla soprintendenza ai beni culturali della Regione Piemonte, è di gran pregio. L’immobile dell’ex ospedale, se ristrutturato, per la sua posizione centrale ha una grande potenzialità per essere utilizzato in campo turistico sia come hotel, sia per manifestazioni culturali.

Ad Asti le barriere architettoniche sulle strade, lungo i marciapiedi, nei luoghi pubblici rappresentano ancora un enorme problema. Se ne parla spesso, ma i risultati sono ancora deludenti. Ha qualche proposte per rendere la città più inclusiva anche per i disabili?

PUGLISI: È evidente che Asti ha bisogno di un oculato restyling per apportare quel decoro che gli compete. In tale ottica è compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche anche per l’accesso negli esercizi. Anche per i più piccoli pensiamo di incrementare adeguatamente i giochi nei parchi con riguardo all’inclusione sebbene qualcosina sia già stata fatta, ma è troppo poco.

CHIRIO: L’accessibilità, la fruibilità, la facilità di utilizzo di qualsiasi spazio deve essere indirizzata a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione. Il percorso per raggiungere questo obiettivo non è facile e soprattutto inizia da un atteggiamento mentale. La nostra proposta è quindi quella di inserire una nuova figura “il total quality manager” al quale delegare la progettazione di una nuova Asti che si potrà quindi proporre anche una nuova forma di turismo, oggi preclusa.

Quali sono le sue idee per incrementare l’offerta sportiva cittadina in termini di infrastrutture e possibilità per le associazioni che sono alla continua ricerca di spazi?

PUGLISI: Da decenni i vari progetti ed i molteplici interventi sull’argomento, più o meno ambiziosi, sono stati oggetto di ampie discussioni rimaste pressoché sulla carta. Tutti ne parlano, si rimbalzano le responsabilità, nessuno però ha prodotto interventi significativi. Noi vogliamo promuovere eventi sportivi nazionali e internazionali, usufruendo intanto degli impianti attuali, adeguandoli, e successivamente progettare un polo sportivo innovativo polifunzionale e multidisciplinare, complementare agli impianti esistenti, utilizzando spazi e/o immobili dismessi o, comunque, inadeguati. Ci impegneremo per il sostegno alla realizzazione di spazi per il tempo libero e lo sport di iniziativa privata, mediante agevolazione tariffaria degli oneri concessori.

CHIRIO: Mappare tutte le società presenti sul territorio e gli spazi disponibili al fine di capire quali sport si possono fare sul territorio e che bacino di utenza hanno le singole società. Dopo di che, favorire le società che si occupano di fasce giovanili e deboli togliendo il peso dei costi che il comune richiede, in modo che le stesse possano agevolare l’ingresso in palestra anche per quelle famiglie con capacità di spesa limitata.

Le bollette della TARI di Asti sono tra le più care d’Italia, ma ridurre le tariffe dei rifiuti non è impresa facile. Ora si passerà alla raccolta verticale nei cassonetti al posto del porta a porta. Lei quali soluzioni propone per diminuire le bollette?

PUGLISI: La raccolta della plastica “porta a porta”, se non fosse per una situazione di “indecoro” urbano a causa di taluni poco avvezzi all’educazione civica, non mi sembra abbia fatto rilevare particolari criticità. Io, in ogni caso, preferisco la raccolta verticale nei cassonetti. In relazione a una possibile diminuzione della TARI, obiettivamente sperabile, oggi mi sembra azzardato parlarne a meno che non si voglia propendere per sentire illusivi slogan elettorali. Ora, dove sono sotto gli occhi di tutti i vertiginosi aumenti dell’energia e dei servizi correlati, piuttosto parlerei di contenere ossia non aumentare tale tassa.

CHIRIO: Vista la situazione che vede, molte limitazioni dovute a tariffe stabilite da enti esterni, riteniamo che per andare incontro alle esigenze di risparmio dei cittadini si possano utilizzare le seguenti leve: incentivare la raccolta differenziata, inserire nel circolo virtuoso l’utilizzo di autocompostaggi, introduzione di sistemi di compattazione, rivedere in modo complessivo la filiera, efficientando il modello di raccolta.

Asti ha passato un altro 25 Aprile avendo Benito Mussolini tra i suoi cittadini onorari. Se dovesse diventare sindaco si occuperà di questa faccenda? Nel caso, come intende procedere?

PUGLISI: Mussolini, il 24 maggio 1924, su proposta della Giunta, è stato proclamato cittadino onorario di Asti. Affrontare una tale tematica a mio parere si rivelerebbe, come in passato, una gran perdita di tempo, uno spreco di risorse, non perché superflua e anacronistica, ma perché Mussolini è morto il 28 aprile 1945 e la cittadinanza onoraria attribuita è quindi terminata.

CHIRIO: Benito Mussolini rappresenta il passato; soltanto l’anno scorso la Giunta comunale ha avuto la possibilità di revocare la cittadinanza onoraria al Duce: maggioranza ed opposizione hanno sprecato una chance importante per raggiungere questo obbiettivo. Oggi, non mi preoccuperei più di tanto della storia, preferirei evitare che il passato possa ripetersi. Visti i venti di totalitarismo che stanno attraversando il nostro Paese e non solo, in un sistema dove sono in forte aumento le disuguaglianze sociali, dove il potere è nelle mani di pochi, gli interessi economici prevaricano su tutto, ritengo che sia fondamentale continuare a mantenere uno stato di democrazia dove maggioranza ed opposizione lavorino in modo costruttivo.

Ha paura per quello che sta succedendo alla Casa di Riposo “Città di Asti”, commissariata da anni e sul bilancio della quale pesano quasi 7 milioni di euro di debiti? In città si aprono nuove RSA, ma come si può aiutare l’IPAB a rimettersi in carreggiata?

PUGLISI: Premesso che la Casa di Riposo “Città di Asti” non si tocca, come da nostro programma l’incremento delle strutture ricettive per l’infanzia e per gli anziani dovrà costituire fulcro fondamentale programmatico, promettendo tra l’altro una revisione delle rette per i meno abbienti. In tema di RSA, si ritiene imprescindibile un energico processo di restauro del “Maina” prevedendo un sostanziale efficientamento energetico, primo tra tutti la sostituzione degli infissi visibilmente “superati”. Appare doveroso un intervento manutentivo finalizzato a renderla più accogliente, viva e sostenibile.

CHIRIO: La salvezza della Casa di Riposo “Città di Asti” è di fondamentale importanza per assicurare agli anziani indigenti un servizio garantito e dignitoso. La struttura necessita di un ammodernamento dei locali. Alla luce di tutto questo nutro una forte preoccupazione in particolare per questo momento storico caratterizzato da enormi incrementi dei costi energetici che nel caso specifico potranno incidere su una situazione già compromessa.

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