Quel premio di risultato era dovuto e Poste Italiane dovrà riconoscere quel premio a due lavoratrici andate in pensione alla fine del 2019.
Si tratta di una storica vittoria, scrive la SLC Cgil di Asti perchè Poste Italiane non intendenva riconoscere il premio mentre i sindacati si sono fatti forza di un accordo sottoscritto nel luglio del 2019 fra le Poste e le organizzazioni firmatarie del contratto nazionale di lavoro.
Tale accordo prevedeva che «nei confronti del personale il cui rapporto di lavoro cesserà per avvenuta maturazione dei requisiti pensionistici coerentemente con la normativa vigente (dunque non dimissionario o licenziato ad altro titolo nè interessato da esodo incentivato) dopo il 31 dicembre 2019 e prima del giugno 2020, verrà erogato il premio di norma entro il mese di giugno».
Le due pensionate delle Poste hanno atteso da giugno 2020 in avanti il bonifico del premio che però non è mai giunto e non hanno trovato soddisfazione nei referenti astigiani di Poste Italiane.
Nella primavera dell’anno scorso, allora, si sono rivolge alla Cgil e hanno aperto la vertenza che a gennaio di quest’anno ha visto il deposito del ricorso presso il Tribunale Civile di Asti. Senza nemmeno concludere la causa, già dalla prima udienza è stato evidente che Poste Italiane doveva pagare il premio di risultato.
«Una vittoria lampo nei confronti di un’azienda prolifica negli accordi ma che si permette troppo spesso di non rispettarli – scrivono dalla Cgil – Invitiamo tutte le persone che ritengono di poter rivendicare lo stesso diritto a contattarci».