Missione compiuta
Dopo lunghi mesi di preparazione e la tensione che ha accompagnato gli ultimi preparativi, è andato tutto bene oggi per il lancio della sonda spaziale avvenuto a Castello d’Annone a cura dell’associazione Turin Space Activity di Torino, costola dei Piloti Virtuali.
Ricordando i 50 anni dallo sbarco sulla Luna, la sonda è stata lanciata dall’aviosuperficie astigiana nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 13,30 ed è stata recuperata dieci minuti fa in mare, a circa 4 chilometri da Chiavari, così come previsto dal calcolo della rotta basata sulle correnti in alta quota.
Grande la soddisfazione per il capo missione, Roberto Aliberti e tutto l’affiatato team che organizza ogni anno un lancio del pallone sonda ai confini dello spazio, a circa 40 chilometri.
La sonda ammarata a Chiavari
Ricordato lo sbarco sulla Luna di 50 anni fa
Quello di quest’anno è stato un evento proprio per ricordare lo storico sbarco sulla Luna; per l’occasione la sonda si è trasformata in una miniatura dell’Apollo 11 con tanto di miniature di astronauti, replicati in tutto e per tutto dai modellisti torinesi. Una mini-capsula che ha portato nello spazio l’autografo dell’astronauta italiano Nespoli oltre ad un pacco di lettere per gli appassionati di filatelia, e, sorpresa al lancio, anche il biglietto di un marito innamorato come regalo alla moglie per il loro anniversario di matrimonio.
L’interno della sonda con i tre modellini di astronauti
Esperimento scientifico a bordo
Un viaggio che aveva anche una forte valenza scientifica visto che trasportava il prototipo di un materiale studiato per assorbire le radiazioni cosmiche.
Folto il pubblico che questa mattina ha atteso sotto il sole il lancio dall’aviosuperficie astigiana, con l’eroico sostegno di un gruppo di volontari che hanno tenuto a bada, a mani alzate per oltre due ore, il pallone gonfiato ad elio che ogni più piccolo alito di vento rischiava di far strisciare a terra. Altrettanto apprezzata è stata la conduzione dell’evento a cura di Bruno Oldano, pilota virtuale astigiano.
Ammaraggio previsto
La missione è andata secondo quanto avevano previsto gli specialisti del lancio: ha raggiunto in circa un’ora e mezza la quota prevista di 40 chilometri poi, all’esplosione del pallone gonfiato ad elio, è iniziata la caduta frenata dal paracadute. La previsione dell’atterraggio, anzi dell’ammaraggio in questo caso, si è rivelata precisissima e la sonda è finita nell’area “pattugliata” da un gommone noleggiato da alcuni associati della Turin Space Activity che si erano già messi in viaggio nella mattinata appena le previsioni meteo erano state confermate.
Il momento del lancio dall’aviosuperficie di Castello d’Annone
Grande attesa per foto e filmati
Presto Aliberti e il suo team potranno recuperare filmati e foto realizzati dalle tre telecamere sistemate a bordo e all’esterno della sonda; saranno queste immagini a restituire tutta la magia della passeggiata su per l’atmosfera che la sonda ha fatto con il tifo e il sostegno dei tanti che l’hanno salutata alla sua partenza.