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Cronaca

Asti, l’ex villa di Santoro torna all’asta nel piano di dismissione dei beni del Demanio

Confiscata all’ex direttore amministrativo dell’Atc che si appropriò di quasi 10 milioni di euro dalle casse dell’Ente. Entro ottobre le offerte

La prima asta un anno fa, deserta

Ad un anno esatto dalla precedente vendita all’asta (andata deserta) della villa di Pierino Santoro, ex direttore Atc, il grande immobile in via Tiglione a Mongardino torna al miglior offerente.
E’ infatti uno dei 50 immobili che fanno parte del primo dei tre lotti di dismissione di immobili pubblici bandito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La grande villa, infatti, è stata confiscata alla famiglia Santoro dopo la condanna definitiva di 4 anni e 2 mesi per il maxi ammanco dalle casse dell’Atc. L’uomo deve allo Stato una cifra che si avvicina ai 9 milioni di euro e, finora, fra quanto restituito in contanti e quanto confiscato, si è molto lontani da quella cifra.
La casa era stata prima sequestrata e poi, una volta completata la procedura di confisca, è passata di proprietà del Demanio il quale ora la mette all’asta insieme ad un insieme molto variegato di beni immobili.

Base d’asta 741 mila euro

L’ex villa Santoro è una delle poche proprietà residenziali previste dal grande piano di dismissione.
Si tratta prevalentemente di ex caserme, ex carceri, ex dogane, palazzi e dimore storiche, depositi militari, conventi, ma anche un campo da golf, un campo di tiro al volo, un ex centro di accoglienza migranti e un piazzale ferroviario.
Molto grandi le dimensioni della villa di Mongardino e il valore base d’asta: si parte da 741 mila euro con un deposito cauzionale di 74.100 euro.
La villa, ora in abbandono sia nella manutenzione interna che, soprattutto, quella esterna che riguarda il vasto giardino e la piscina, conta tre piani fuori terra e uno interrato con un’ampia corte recintata e poi giardino e lotto di terreno annesso.

Il suo ex proprietario travolto dallo scandalo ATC

La casa è stata finita nel 2010, quattro anni prima che scoppiasse lo scandalo che portò al suo sequestro insieme ad un altro appartamento, ad alcuni garage, ad automobili, moto, quad e conti correnti dell’ex direttore amministrativo.
Nella descrizione dell’immobile si parla di bagni di ogni colore e foggia, locale sauna, doppia cucina per casa e per la piscina dotata anche di spogliatoio e poi numerose camere da letto, salotti, locali di sgombero.
Le offerte scadono il 15 ottobre e devono essere inviate per via telematica. L’asta si terrà nei giorni 16 e 17 ottobre. Il responsabile dell’asta è il notaio Alberto Girola.

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