I candidati a sindaco di Asti sono chiamati ad un secondo confronto su temi comuni. Questa volta è Libera Asti che li invita sul palco del Cinema Lumière di Asti questa sera alle 20,45 per dichiarare le proprie idee e i propri progetti su alcuni temi di cittadinanza attiva cari a Libera.
A tutti è stato consegnato il Manifesto di Libera Asti che contiene, in otto punti le questioni maggiormente curate e conosciute dall’associazione.
La serata è impostata come confronto propostivo in cui, attraverso un sorteggio pubblico in tempo reale, un tema presente sul Manifesto sarà trattato da ciascun candiddato che potrà esporre le proprie intenzioni ed opinioni sull’argomento.
Il manifesto, al di là del numero di domande e delle risposte che saranno date nel corso del confronto di giovedì sera, vuole rappresentare uno strumento critico a disposizione di chi si appresta a diventare sindaco (o consigliere) della città per azioni concrete.
Primo punto, e non poteva essere altrimenti per Libera, è la legalità. L’associazione chiede che chiunque diventi amministratore comunale o di enti collegati, si dimetta in caso di rinvio a giudizio o condanna in primo grado.
A seguire trasparenza e comunicazione: viene chiesto ai candidati di prendere un impegno preciso nel mettere i cittadini davvero nelle condizioni di poter davvero conoscere il lavoro degli amministratori e avere a disposizione in modo chiaro e facilmente reperibile, gli atti dell’amministrazione.
Queste amministrative, poi, capitano in un periodo molto particolare, quello dell’assegnazione dei fondi PNRR: potenzialmente un grandissimo volano per far crescere il territorio ma con una visione di sostenibilità a medio e lungo termine. Libera chiede anche che, per ogni progetto che sarà finanziato da schede PNRR, vengano dichiarati contenuti, finalità e incarichi esterni.
Altro punto fondante per Libera è il rapporto fra il territorio e la legalità, con la richiesta di istituire invitati permanenti in seno alla Commissione consiliare già prevista. Sostenibilità e ambiente insieme a lotta alla povertà e alla giustizia sociale dovranno trovare posti prioritari nelle agende del nuovo primo cittadino il quale dovrà anche impegnarsi a contrastare, per quanto gli è possibile, il dilagare del gioco d’azzardo, soprattutto dopo la marcia indietro dell’attuale giunta regionale che ha di nuovo allargato le maglie in questo settore.
E poi la richiesta di un grande impegno nell’acquisizione e nel riutilizzo dei beni sequestrati alla mafia e alla criminalità per destinarli ad un uso sociale.
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.