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Festa dell’Arma

Carabinieri di Asti: tutti i premiati e il capo pattuglia che incarna lo spirito di Scapaccino

Gli encomi sono stati consegnati durante la Festa dell’Arma. Commosso l’applauso al vice brigadiere Vendrami, amato da colleghi e punto di riferimento della sicurezza in città

La Festa dell’Arma dei carabinieri che si è tenuta nei giorni scorsi è stata anche la prima occasione, dopo il lungo periodo pandemico, per consegnare gli encomi ai militari che si sono particolarmente distinti nelle operazioni e nelle indagini, recuperando anche quelli non attribuiti negli anni di stop.

Encomio

Per l’omicidio di Adriatik Xhafa avvenuto in corso Matteotti, sono stati premiati gli uomini del Nucleo Investigativo risaliti all’autore che ha già subìto una condanna in primo grado. Gli encomi sono andati al luogotenente Massimo Lentini, al maresciallo Antonino Costantino, ai brigadieri Francesco Carone, Fabio Lusenti e Vito Antonio Marazia e agli appuntati Daniele Cesana, Gianluca Conte, Daniele Piglione e Santo Gallo.

Le numerose misure di prevenzione personali e patrimoniali con il sequestro preventivo di case e conti a carico di famiglie sinti per le quali era stato provato che il loro reddito derivava in via principale da furti e truffe, è valso un encomio ai luogotenenti Massimo Del Conte, Mosè Maioriello e Gianpiero Di Fazio e all’appuntato Andrea Demartini, addetti alla sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica.

Rapine, spaccio di droga e gli atti vandalici con l’incendio di numerose auto sono le tre indagini per le quali hanno ottenuto l’economio il tenente Roberto Iandiorio, i luogotenenti Luca Baralla e Fabio Salvatore Ibba e il brigadiere Roberto Cora.

Il tenente Salvatore Turchi ha ricevuto ad Asti, sua sede di servizio attuale, l’encomio per due importanti indagini compiute in Piemonte e Valle d’Aosta che hanno permesso, in un caso di arrestare i quattro autori di un duplice omicidio maturato nell’ambito di una faida fra pastori e di arrestare una ventina di indagati che appartenevano ad un sodalizio contiguo alla ‘ndrangheta, per traffico di droga, usura, estorsione e detenzione di armi da fuoco.

Lungo l’elenco delle indagini per le quali si è particolarmente distinto il lavoro della Compagnia di Canelli, guidata dal capitano Alessandro Caprio.

Si va da quella che ha consentito di arrestare due ladri e rapinatori delle case di riposo ai controlli sui lavoratori nelle vigne, al sequestro di oltre 5 chili di cocaina ad un gruppo di spacciatori passando per l’arresto di quattro donne rom che rubavano nelle case e al ritrovamento di un anziano che si era perso nelle campagne. Per questa attività sono stati premiati il capitano Alessandro Caprio, i luogotenenti Pietro Pischedda, Luciano Canonico, Franco Colla e Antonio La Fata; i marescialli Alessandro Pinna e Nicola Morfino; il brigadiere Massimo Tigello con il vice brigadiere Emilio Comparelli e gli appuntati Lino Bianco, Aldo Conzatti e Antonio Mazzone.

Il ritrovamento dei cimeli appartenuto al grande pilota Ayrton Senna rubati in una casa di Isola nel luglio del 2020 è valso un encomio al maresciallo Guido Di Fonzo e all’appuntato Devis Carmelo Chiparo. Per l’arresto di un estorsore ai danni di un imprenditore edile sono stati premiati i marescialli Carlo Bianchi ed Andrea Gnagni insieme ai carabinieri Aleandro Cirignotta e Davide Marella.

Truffe romantiche e quelle meno romantiche ai danni degli anziani nella motivazione del premio agli uomini della Compagnia di Villanova: luogotenenti Vincenzo Finocchiaro, Raffaele Sassu, maresciallo Daniela Giallatini, vice brigadieri Stefano Parisi, Armando Alessio, appuntato Moreno Gala e carabiniere Antonio Fullone.

Indagine che arriva da Alessandria e che si è estesa anche ad altre città del Nord quella che ha visto il maresciallo Alessandro Sciarrini distinguersi per il suo acume investigativo nell’individuare tre malviventi che forzavano i bancomat dei distributori di benzina automatici.

Sempre per fatti accaduti durante il suo precedente incarico, è stato assegnato un encomio al carabiniere Daniel Fossati perché, libero dal servizio e non armato, ha affrontato un uomo che, dopo aver picchiato un commerciante, ha minacciato di aggredire alcuni passanti a Pontevico.

Premio Scapaccino

Un lungo e commosso applauso ha poi accolto la consegna del Premio Scapaccino ad un punto di riferimento dei carabinieri di Asti, il vice brigadiere Gislano Vendrami definito, a ragione, “fiero capo equipaggio di radiomobile”. Una vita passata a pattugliare la città e ad incontrare le persone per strada gestendo con alta professionalità le emergenze.

La sua conoscenza del territorio è stata fonte di numerose informazioni e spunti per le indagini. Il suo impegno in prima linea non è venuto meno neppure durante il periodo pandemico rendendosi sempre disponibile oltre misura ed esponendosi a rischio di contagio. La motivazione parla di doti umane, caratteriali e professionali e silenziosa operosità che lo rendono un granitico esempio da seguire per i militari più giovani e un fidato punto di riferimento per i superiori gerarchici. Parole più che condivisibili da chiunque abbia  la fortuna di conoscerlo.

(Photogallery Billi)

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