Ieri, lunedì, nella sala consiliare del Comune di Asti, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e il Partenariato “Monferrato Heritage Unesco”; un momento importante, un punto di partenza per individuare in modo congiunto gli interventi strategici da attuare nel periodo 2021-2027 grazie ai Fondi europei. Un percorso condiviso di azioni sul territorio, finalizzato anche alla coesione sociale ed economica con ricaduta nei settori “ambiente”, “turismo”, “agricoltura” e “benessere sostenibile”.
Oltre ai sindaci dei cinquantadue comuni coinvolti, al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e al sindaco Maurizio Rasero, erano presenti il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, l’assessore all’Istruzione, Coordinamento Fondi europei e PNRR, Coesione territoriale, Loretta Bologna, il dirigente Settore Cultura, Istituti Culturali, Manifestazioni e Ricerca finanziamenti, Angelo Demarchis, il dirigente della Regione Piemonte, Davide Donati, il responsabile Ricerca finanziamenti, Giuseppe Amico, i referenti comitato “Monferrato Heritage Unesco”, Alessandro Gnocchi e Luca Riva. «Siamo arrivati finalmente a questo bel momento – ha esordito Fabio Carosso – di coesione territoriale e di collaborazione, siamo arrivati al dunque e da oggi ognuno con le proprie peculiarità, lavorerà con coraggio e con umiltà per fare squadra e per fare rete».
«Oggi sottoscriviamo un documento che non è un “libro dei sogni”, ma un contratto che servirà a dare maggior forza ai nostri territori grazie ai Fondi pubblici e per cui sarà necessaria una programmazione che farà crescere l’intera regione – ha aggiunto Alberto Cirio – Per distribuire i Fondi in modo equo, – ha poi informato – abbiamo individuato circa trentadue aree a cui destineremo le risorse». Appena si potrà essere operativi, dunque, saranno i Comuni stessi a dare indicazioni sulle proprie necessità «affinché a tutti, – ha continuato Cirio – da settembre, possano essere destinate le risorse in modo più mirato e programmato». «Un evento importante, un percorso di sviluppo del territorio che cresce anche attraverso le piccole realtà che ne fanno parte – ha sottolineato Maurizio Rasero ringraziando tutti i fautori del protocollo – se si vince vinciamo insieme e tutti, – ha concluso – alla fine ne beneficeranno». Rasero ha poi ricordato, prima della firma, altri risultati ben riusciti di sinergia: «AstiMusei, – ad esempio – o l’unione turistica con Alba».
I Comuni che hanno aderito al protocollo sono: Albugnano, Antignano, Aramengo, Baldichieri d’Asti, Berzano San Pietro, Buttigliera d’Asti, Camerano Casasco, Cantarana , Castellero, Castelnuovo Don Bosco, Capriglio, Cellarengo, Celle Enomondo, Cerreto d’Asti, Chiusano d’Asti, Cinaglio , Cisterna d’Asti, Cocconato, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone, Cossombrato, Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Frinco, Maretto, Monale, Moncucco Torinese, Montafia, Montechiaro d’Asti, Montiglio Monferrato, Moransengo, Passerano Marmorito, Piea, Pino d’Asti, Piovà Massaia, Revigliasco d’Asti, Roatto, San Damiano d’Asti, San Martino Alfieri, San Paolo Solbrito, Settime, Soglio, Tigliole, Tonengo, Valfenera, Viale, Villafranca d’Asti, Villanova d’Asti e Villa San Secondo.
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