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Sindaco di Villanova Cristian Giordano
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Villanova d’Asti, visita di Icardi: l’ex sindaco Giordano replica sulla casa della salute

“Invitai l’assessore Icardi a venire a Villanova, visita mai avvenuta. Sono però convinto che abbia compreso l’importanza del territorio”, dice l’ex primo cittadino

Dopo la visita dei vertici regionali al distretto sanitario di Villanova di ieri mattina, lunedì, a cui hanno partecipato gli assessori Luigi Genesio Icardi, Marco Gabusi e Fabio Carosso, riceviamo e pubblichiamo la replica dell’ex sindaco Christian Giordano alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore alla sanità.

«Ho letto l’articolo in merito alla casa della salute. Sperando da cittadino in una risoluzione, vorrei fare presente che la sostanza non cambia perché la nuova amministrazione comunale non ha ottenuto fondi dall’Asl, come successo in altre realtà ma parteciperà ad un bando regionale, la legge 145/2018 al quale la mia amministrazione non ha aderito perché l’Asl di Asti aveva a settembre 2021 candidato la struttura ai fondi per le case di comunità, asse previsto per la sanità – commenta Giordano – Detto questo, ricordo che il dialogo del sottoscritto con l’assessore Carosso è sempre stato cortese e di collaborazione fino a febbraio 2022, quando abbiamo scoperto, pugnalata a sangue freddo, che la giunta regionale aveva cancellato Villanova d’Asti dall’elenco delle case di comunità nonostante la volontà dell’Asl di realizzarla.

Non capisco cosa intenda l’assessore Icardi quando parla di muro contro muro visto che il sottoscritto l’ha incontrato una volta sola, a gennaio 2020, alla presenza anche del presidente della provincia e del consigliere Tomadon, certi che sarebbe stato l’ultimo incontro per finanziare la casa della salute, come ci era stato promesso soltanto l’ottobre di tre mesi prima, alla presenza di tutti i principali dirigenti della sanità regionale, salvo sentirsi dire che la nuova giunta regionale aveva cambiato strategia e che non considerava così determinante il potenziare le strutture periferiche ma bensì gli ospedali, mentre noi sostenevamo il contrario: la pandemia ha stabilito quali fossero i giusti criteri. In quella occasione invitai l’assessore Icardi a venire a Villanova d’Asti, visita mai avvenuta. Sono convinto però che abbia finalmente capito in primis che Villanova d’Asti non dista 5 km da Villafranca d’Asti, come ha ripetuto in più circostanze, e in secondo luogo che abbia compreso l’importanza del territorio, sebbene non abbia comunque previsto nessun stanziamento.

Senza dilungarmi troppo, capisco che ci siano ragioni politiche e che l’attuale sindaco potrebbe avere posizioni più vicine a questa giunta, ma fare gli interessi generali è un’altra cosa. Certamente sono stupito di leggere che altre due volte il progetto sarebbe stato bocciato: forse si riferivano al primo che riguardava proprio l’idea di Peretti, che il sottoscritto ha difeso al Tar, salvo poi avere un diniego e quindi, strategicamente, ripiegare proprio sulla struttura che sono andati a visitare stamattina. Quindi non c’è stata mai nessuna bocciatura per il progetto di ristrutturazione dell’attuale sede Asl che è stato finanziato dall’Asl stessa nel 2018 se non a febbraio 2022, doccia gelata ed inaspettata anche per la stessa Asl che aveva candidato la sede di Villanova d’Asti.

Capisco che sia facile attaccare chi non ci sia più e raccontare cose che le persone non conosco approfonditamente ed a tal proposito mi stupisce anche la posizione del nuovo sindaco che comunque, leggendo gli atti, dovrà stanziare lo stesso 200 mila euro, che proverranno dalle risorse che la precedente amministrazione ha lasciato abbondantemente (750 mila euro). “Calunnia senza timore: qualcosa resta sempre attaccato”, dicevano i latini ma sostenevano anche: “Excusatio non petita, accusatio manifesta”, le accuse gratuite a chi non amministra più sono davvero incomprensibili e poco hanno attinenza con la realtà e soprattutto nessuno ha chiesto giustificazioni ad Icardi: se avesse avuto un po’ di buon gusto sarebbe stato almeno zitto. Seneca diceva: “Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro”».

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