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Ad Asti la protesta degli ambulanti di piazza Alfieri contro la tassa unica

In media ogni operatore pagherà 5 euro in più a mercato – L’assessore Bovino disponibile al confronto per trovare soluzioni condivise, ma la decisione è rimandata a settembre

«Siamo qui per protestare per l’arrivo della tassa unica di occupazione dell’area mercatale che in base ai parametri preCovid risulta aumentata in media del 25%. Per questo motivo chiediamo l’intervento di tutti gli organi competenti per ritornare a una tassa adeguata in virtù del fatto che siano reduci di uno spostamento del mercato che ha creato solo danni per quasi la maggior parte degli operatori. Inoltre stiamo attraversando una crisi devastante dal momento che sono aumentati tutti i costi». Così l’ambulante del mercato di piazza Alfieri Davide Giancale spiega il motivo del sit in, organizzato oggi pomeriggio nell’androne del municipio di Asti, con una quarantina di operatori del mercato cittadino.

«Ci aspettiamo che il Comune, dal momento che è sempre stato nostro amico, soprattutto prima delle elezioni, metta in atto le promesse fatte e disponga una tassa unica sostenibile» aggiunge parlando con i giornalisti.

La tassa unica è data dalla somma della TOSAP per l’occupazione di suolo pubblico e della TARI (quella sui rifiuti prodotti). Secondo le stime effettuate dal Comune si tradurrebbe in un aumento di circa 5 euro a mercato per operatore.

«Ad Alessandria ho due metri in più che ad Asti e pago la metà – aggiunge Giancale – Ad Asti, con un banco di 12 metri per 4,5 andrò a pagare, il prossimo anno, 1.400 euro di tassa unica. Quest’anno invece avrò una riduzione di alcuni mesi a causa del Covid. Comunque si parla di un aumento tra 300 e 400 euro».

La nuova tassa interessa gli operatori che hanno il posto fisso, ma anche gli spuntisti. Per questo motivo tutti loro chiedono che anche ad Asti si istituisca una tariffa unica giornaliera, come già avviene a Torino. Questo eviterebbe loro di pagare in maniera più equa.

Al sit in in municipio non si è presentato il sindaco Maurizio Rasero («non ero stato informato di questo incontro»), ma Raffaella Gigliodoro, della commissione mercatale, sostiene il contrario: «Non volevamo fare caos, ma una protesta ordinata. Abbiamo presentato la richiesta in questura, è stata avvisata la Digos e automaticamente viene avvisato anche il sindaco. Quindi Rasero sa benissimo che siamo qui».

Gigliodoro aggiunge che l’aumento della tariffa inciderà molto sul bilancio degli operatori: «Quasi tutti siamo già stati penalizzati, dallo spostamento dei banchi che anziché portare affluenza ha fatto perdere gente». «Il mercato non è più unico – continua la portavoce degli ambulanti – ma è diventato un mercato con varie piazzole e automaticamente la gente si perde o non viene più. Inoltre ci ritroviamo un plateatico aumentato: siamo preoccupati perché non abbiamo gli incassi per pagare la tassa».

Il futuro del mercato di piazza Alfieri (e di piazza de Palio) passerà da nuove lezioni della Commissione mercatale. «Ci saranno nuove elezioni – continua la portavoce – perché mi pare che il nuovo assessore, Mario Bovino, voglia azzerare tutto quello che ha fatto l’assessore precedente e quindi saremo di nuovo alle votazioni».

In realtà l’assessore al Commercio Bovino respinge l’intenzione di voler smantellare quanto fatto dall’ex assessore al Commercio Marcello Coppo, ma ha voluto incontrare gli ambulanti per sentire le loro richieste e valutare se sia possibile cambiare l’impostazione della nuova tassa.

«Ero già andato a parlare con gli ambulanti per valutare le criticità segnalate dopo lo spostamento dei banchi anche se il 75% degli operatori è contento della nuova posizione – spiega l’assessore Bovino – Per il resto la nuova tariffa è stata approvata con il bilancio di previsione, ma ho chiesto agli ambulanti si segnalarmi quali modifiche vorrebbero attuare. Ci confronteremo con gli uffici e poi ci aggiorneremo dopo le elezioni della nuova commissione mercatale. Comunque abbiamo avuto un confronto cordiale e costruttivo». Altra questione riguarda il pagamento rateale della tassa e le sue scadenze, la prima molto ravvicinata rispetto alla ricezione dell’avviso di riscossione.

[foto e video Billi]

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