E’ esponenziale la crescita di Federico Arri, detto Ares, nel panorama paliesco delle monte. Il fantino astigiano, con tenacia e determinazione, ha saputo gradualmente ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante in un mondo tutt’altro che facile quale quello dei Palii, acquisendo la fiducia nelle piazze più importanti di Capitani, Rettori, dirigenti ed addetti ai lavori.
A Federico domandiamo un primo bilancio, forzatamente ancora parziale, della stagione 2022.
«Direi positivo a metà. La provincia è andata nel complesso bene, mentre a Legnano, l’unico Palio che ho finora disputato difendendo i colori di San Bernardino, i riscontri avrebbero potuto essere migliori. A Siena, a luglio, viste le Contrade chiamate a correre, avevo poche chances di montare e alla resa dei conti ciò che temevo si è avverato».
Ma per il 16 agosto le prospettive sono decisamente migliori, o sbaglio?
»Non sbagli, Le strade aperte ci sono, eccome. Le visite delle dirigenze delle Contrade che correranno il Palio dell’Assunta vanno intensificandosi e ci sono tutti i presupposti perché io sia a cavallo. Dopo tre anni di stop la voglia di fare bene è davvero tanta. E se avrò l’opportunità lo dimostrerò».
Intanto un primo segnale di apprezzamento del tuo impegno e della tua crescita è arrivato da Legnano, dove sei stato ingaggiato da una Contrada ambiziosa quale Sant’Erasmo….
«Una Contrada importante, sono felice che la dirigenza abbia avuto fiducia in me. Orgoglioso di poter andare a vestire i loro colori».
Come ti sei lasciato con San Bernardino?
«Bene, in ottimi rapporti. Ho conosciuto persone eccezionali che non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno. A San Bernardino va il mio grazie più sincero».
Che cosa pensi del Palio senese di luglio?
Sono successe tante cose, magari qualche errore è stato commesso. A mio parere comunque, diverse delle problematiche che hanno riguardato i cavalli sono state determinate dalla casualità. Non era il caso di puntare il fucile addosso a qualcuno, come invece è purtroppo accaduto».ù
Da qui alla fine dell’annata paliesca quali saranno i tuoi impegni?
«Confido ovviamente di correre a Siena il 16 agosto, poi avrò Asti e potrebbe esserci la possibilità di essere al canapo a Castel del Piano».
Parliamo di Asti: vestirai il giubbetto di Santa Maria Nuova, uno dei Comitati più importanti ed ambiziosi. I tuoi rapporti con la dirigenza rosazzurra?
«Il Rettore Gonella e tutta la dirigenza mi hanno consentito di lavorare nel migliore dei modi, senza pormi condizionamenti di alcun tipo. Si fidano della mia professionalità e questo per me è il segnale più importante. Saremo sicuramente in prima linea per giocarci il successo. Ad Asti ho già vinto ed è stata una sensazione bellissima che vorrei rivivere».
E per riviverla, Federico, hai già deciso su quali cavalli puntare?
«Certo che sì, nessun dubbio. Ambra da Clodia sarà la cavalla con la quale correrò il Palio, una sette anni sulla quale ho tanta fiducia. In alternativa Bolina da Clodia, una quattro anni che ho portato due volte ad Asti, allo stadio, in occasione delle prove di addestramento».
La situazione nella tua scuderia? Di quanti cavalli disponi in questo momento?
«Otto esemplari, il lavoro non manca. Quattro purosangue e altrettanti mezzosangue. L’attività in ippodromo è piuttosto impegnativa, ma devo dire che i risultati ottenuti a Varese, di recente, oltreché a Milano e a Pisa, sono stati davvero incoraggianti».
Chiudiamo ripuntando l’attenzione su Asti: quali pensi possano essere le accoppiate da temere maggiormente in Piazza Alfieri?
«Salvo sorprese, comunque sempre da mettere in conto, direi Torretta, San Lazzaro, San Secondo e Don Bosco. Restano valide le aspettative che già garantivano prima della lunga sospensione. Un gradino sotto collocherei Tanaro».
Diamo un’occhiata al tuo futuro, a breve e a più lunga scadenza…
«Devo continuare sulla strada che ho intrapreso, pedalando forte e senza proclami e paroloni. Credo di aver acquisito con le mie prestazioni una buona considerazione presso molte dirigenze, ora si tratta di confermare la bontà del lavoro finora fatto».
Nelle foto: Federico Arri festeggiatissimo e commosso dopo il successo nel Palio 2018 per il Comune di Moncalvo e in piazza del Campo a Siena con il giubbetto rossogialloverde della Contrada del Drago.