Per i turisti è il Santuario della Beata Vergine del Portone, ma per i cittadini di Asti è semplicemente la Madonna del Portone, una delle chiese più iconiche della città, costruita nel 1902, edificata su un precedente edificio di culto e oggi tra i luoghi più fotografati anche grazie alla sua possente cupola, alta 41 metri, sulla quale svetta la statua della Vergine Maria. Peccato che, anche in questo caso come in altri luoghi turistici di Asti, il monumento in sé non è affatto valorizzato se si guarda il contesto esterno nel quale si trova. Viale al Santuario e i parcheggi limitrofi alla chiesa sono, infatti, ridotti a un degrado non accettabile né per una città turistica, ma neanche tollerabile dai residenti che vivono nel quartiere.
Nei giorni scorsi al giornale sono arrivate diverse segnalazioni per denunciare una serie di criticità che rendono la zona molto degradata: erbaccia che esce dai marciapiedi, spesso rotti a causa delle radici degli alberi ormai fuori controllo, cordoli di cemento spaccati, strisce orizzontali per i parcheggi mezze disegnate e mezze no, una cabina telefonica ridotta in condizioni precarie, immondizia abbandonata, sovente, vicino all’unica campana del vetro, foglie secche ovunque cadute e mai raccolte. A ciò si aggiunge l’allagamento, durante le piogge, davanti al civico 10 a causa di un avvallamento sul marciapiede che impedisce il regolare deflusso dell’acqua. E pensare che la visita al Santuario (e alla vicina ricostruzione della Grotta di Lourdes) è tra le prime venti attività da fare ad Asti secondo il portale turistico TripAdvisor.
La pressoché assente manutenzione crea un brutto biglietto da visita per i visitatori che arrivano in camper o auto e che parcheggiano nei pressi del Santuario per poi visitarlo. Ma a lamentarsi dello scarso decoro che insiste nella zona sono soprattutto alcuni residenti che chiedono al Comune di intervenire al più presto per ripristinare i luoghi, mettere in sicurezza i marciapiedi e potare i platani affinché tutta l’area torni ad essere all’onore del mondo.