Il suo ultimo video in diretta Facebook lo ha postato senza sapere che di lì a pochi minuti sarebbe stato fermato dalla Polizia Stradale di Modena e sarebbe stato arrestato per circonvenzione di incapace. Stava discettando sul cambiamento climatico, sulla siccità e sulle (solite, per lui) bugie raccontate dal sistema. Tommaso Rossini è un personaggio noto ai naviganti dei social italiani perchè, ora tuttologo, si è imposto nel periodo della pandemia come profondo sostenitore No Vax.
Ed è proprio in questo ambito che è maturato l’odioso reato cristallizzato in una denuncia sporta alla Procura della Repubblica di Asti e per la quale il sostituto Davide Greco ha incaricato la sezione di pg della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza per lo svolgimento delle indagini.
A sporgere denuncia il parente di una donna di circa 60 anni, astigiana, con problemi psichici che, alla morte dei genitori, si è trovata da sola a gestire la propria vita e il proprio patrimonio. Il parente aveva scoperto che la donna non aveva più nessuno dei risparmi lasciati dai genitori e ha chiesto che si facesse luce. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno interrogato la sessantenne e sono arrivati al nome di Tommaso Rossini. Ulteriori accertamenti hanno permesso di ricostruire la trama della circonvenzione.
Durante i mesi di lockdown, la 60enne ha ulteriormente allargato il suo perimetro di solitudine dovuto al suo stato mentale e alla situazione di disagio generalizzato. La sua unica finestra sul mondo era restata quella dei social in cui si è “buttata” senza però un sufficiente spirito critico. E’ in rete che ha conosciuto Tommaso Rossini, presentissimo in video e dirette su Facebook e ha cominciato a seguirlo e a condividerne fermamente le idee.
Rossini, che si presentava (falsamente) come avvocato, ha cominciato a paventare il rischio di un esproprio da parte dello Stato italiano dei risparmi ai danni di chi non si fosse vaccinato.
La donna, convinta No Vax, ha cominciato a temere per i suoi soldi e ha contattato privatamente Rossini il quale le ha risposto e ha fissato un appuntamento qui ad Asti, da lei.
I due si sono incontrati e nonostante la donna manifestasse espressamente i segnali di problemi psichici, l’ha convinta a passargli tutti i risparmi con la promessa di metterli al sicuro in Svizzera. In un primo tempo il “colpo” è andato male, perchè la banca presso la quale i risparmi erano depositati e gestiti in home banking, aveva fatto resistenza al prelievo. A quel punto Rossini, così come gli è stato contestato, impadronendosi del telefono cellulare della donna ha disposto il passaggio di tutti i risparmio ad un conto corrente postale aperto con lei e di cui era cointestatario. Poi ha disposto il bonifico su un suo conto in Svizzera. La cifra esatta non è stata divulgata, si avvicina ai 100 mila euro. La parte di accertamento bancario è stata affidata alla Guardia di Finanza che ha tracciato tutti questi passaggi di denaro. Da Asti allora è partito l’ordine di arresto in carcere per circonvenzione di incapace e il poliziotto che aveva seguito tutta l’indagine ha intercettato Rossini mentre, pochi giorni fa, dalla Svizzera stava tornando nella sua terra natale, la Puglia, per trascorrere le vacanze. Nei pressi di Modena, con la collaborazione della sottosezione della Polstrada Modena Nord, è stato fermato ed arrestato.
Nella giornata di ieri, martedì, è stato sottoposto ad interrogatorio del gip e ha provato a rispondere cercando di spiegare il suo comportamento. Il giudice ha comunque disposto che rimanesse in carcere.