Chiuso dall’11 luglio, il cavalcavia Giolitti si è trasformato, nella parte compresa tra piazzale Amendola e la ferrovia, in un grande cantiere affidato all’impresa Serrao Srl con sede a Montechiaro d’Asti. Tralasciando l’ultima polemica scoppiata sui social dove c’è chi ha fotografato il Giolitti, dall’alto, senza operai, denunciando che, nonostante il ponte sia chiuso da settimane, “non si vede nessuno al lavoro” (infatti l’impresa sta operando sui piloni che si trovano sotto l’impalcato, fuori dalla vista dei più), il cantiere prosegue nei tempi previsti utilizzando materiali particolari che serviranno a ristrutturare tutti i primi piloni ammalorati.
«Abbiamo già fatto i trattamenti dei ferri scoperti – spiega uno degli operai al lavoro – Abbiamo realizzato la sabbiatura, il trattamento e predisposto le armature che sono poi le reti che servono per irrobustire i piloni». Nel sopralluogo ci guida l’assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra che, con il sindaco Maurizio Rasero, ha voluto rispondere così a chi sostiene che il cantiere sia fermo da un mese. «Stanno usando una malta tixotropica apposita che serve a irrobustire tutto il pilone – precisa l’assessore che è anche un tecnico poiché laureata in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio – Una malta un po’ più complicata da lavorare non essendo semplice cemento». La malta tixotropica sarà data sui pilastri, la traversa soprastante e la parte anteriore della struttura. Poi, con una ditta specializzata, saranno alzate le travi per essere risanate». Questo intervento sarà fatto sulla “partenza” di ogni campata del ponte, quindi sui giunti, e poi sugli appoggi dell’infrastruttura.
«Sopra il cavalcavia – aggiunge l’assessore – non saranno realizzati grandi lavori perché quasi tutto il cantiere si concentra sotto il cavalcavia. L’asfalto era stato rifatto di recente e non verrà modificato. C’è da dire che la ditta sta intervenendo sui piloni più ammalorati e che erano corrosi anche da problemi di regimentazione delle acque».
Il cantiere proseguirà anche ad agosto, fermandosi solo per il Ferragosto, «ma il materiale utilizzato – racconta uno degli addetti – deve maturare per almeno 15 giorni prima di procedere al sollevamento dell’impalcato».
I lavori del primo lotto sul Giolitti dovrebbero terminare, secondo cronoprogramma, a metà novembre. «Fino a questo punto è andata tutto bene – concludono il sindaco Rasero e l’assessore Morra – ma speriamo che la ditta possa addirittura anticipare la conclusione del lavori entro la fine di ottobre».
Il cantiere per la ristrutturazione del cavalcavia Giolitti si è aperto con circa un anno di ritardo sui tempi previsti perché la prima ditta che si era aggiudicata i lavori aveva deciso di recedere il contratto motivando la scelta con l’aumento dei costi, anche sui materiali, rispetto a quanto venne stipulato alla fine della gara. Questo aveva obbligato il Comune a identificare una nuova ditta con tutti i tempi burocratici del caso.
[foto Billi]