L’inflazione, l’aumento dei costi energetici, il caro carburante, il caro vita e il Covid, che con la variante Omicron ci sta accompagnando durante l’estate, sono alcuni dei motivi che obbligheranno molte persone a non andare in ferie. Per cause di forza maggiore, o per scelta, molti astigiani resteranno in città anche nelle due settimane centrali di agosto. Ma, al di là dei confinamenti per positività al virus, chi sta bene può approfittare dell’estate per scoprire tutte le bellezze di Asti che normalmente vengono lasciate ai turisti. Ci sono diversi itinerari e tematiche tra storia, cultura, arte e gastronomia e magari si potrebbero provare insieme alla famiglia per passare una o più giornate in maniera diversa. Per scegliere il percorso è sufficiente cliccare sul sito https://visit.asti.it e decidere quale itinerario seguire tra quelli proposti: medievale, rinascimentale, romano o “delle torri”.
Il primo si snoda tra borghi, rioni e torri e, come indicato nel sito, “è particolarmente ricco, e può essere percorso anche a piedi su due giornate, per avere modo di ammirare con calma tutti i luoghi di interesse proposti nei vari rioni e borghi della città”. Parte da piazza San Secondo e dalla sua Collegiata per proseguire attraverso il centro tra alcuni dei palazzi storici e dei monumenti simbolo della città. Dodici tappe utili a scoprire i luoghi che hanno fatto di Asti uno dei luoghi più fastosi e importanti del medioevo.
C’è poi il percorso rinascimentale, in otto tappe, che si incammina ancora una volta dalla Collegiata di San Secondo e che punta a svelare alcuni dei luoghi culturali più evocativi della città: da Palazzo Malabayla alla Madonna del Portone, da Palazzo Mazzola a Palazzo Verasis-Asinari senza dimenticare il complesso di San Pietro (che si può ammirare solo da fuori in quanto chiuso per restauri).
Asti, antica città romana, non poteva non dedicare un itinerario al periodo della sua fondazione e subito successivo. Cinque tappe alla scoperta del lato romano di Asti che ancora oggi custodisce luoghi fuori dal tempo a cominciare dalla Torre Rossa e dalla Domus Romana, ma anche il Museo di Sant’Anastasio e la Cripta.
Infine, il visto VisitAsti propone l’itinerario “delle torri” con sette stazioni per osservare alcuni dei simboli cittadini come le torri Rossa, Deregibus, Quartero, Comentina e Guttuari tanto per citarne alcune. Ma, per i più avventurosi, c’è anche la possibilità di andare alla ricerca degli antichi resti di altre imponenti torri che sono state abbassate e occultate nel corso del tempo.