Il trucco è vecchio ma, approfoittando di età ed agitazione delle sue vittime, ancora purtroppo attuale e valido.
Parliamo della cosiddetta “truffa dello specchietto” che ad Asti conta una nuova vittima.
Si tratta di una persona ultra80enne ancora sufficientemente autonoma ed indipendente per guidare l’automobile.
In zona corso Savona, qualche giorno fa, si è recata in auto per acquistare giornale e pane, come di abitudine e poi ha fatto ritorno a casa senza accorgersi di essere inseguita da un’auto bianca di grossa cilindrata.
Solo quando è entrata nel cortile di casa si è accorta di quell’auto dalla quale è sceso un uomo che, in un italiano un po’ stentato, ha chiesto 150 di risarcimento danni accusando la vittima di avergli rotto lo specchietto e strisciato la portiera.
Cosa della qual el’ignara vittima non solo non aveva ricordo, ma era palesemente falsa perchè l’unica riga sulla portiera dell’auto dell’uomo era di colore grigio mentre l’auto che l’avrebbe strisciata era di tutt’altro colore.
L’insistenza con la quale l’uomo voleva il risarcimento ha messo un po’ sull’avviso la vittima che ha proposto allora di chiamare la polizia municipale o i carabinieri per fare i rilievi dell’incidente ma è stato dissuaso dal truffatore che gli ha prospettato il rischio di perdere la patente vista l’età, in caso di conferma dell’incidente.
Di qui la decisione di pagare salvo poi pentirsene subito dopo avendo capito di essere stato tratto in inganno e di aver ceduto alla fretta indotta dal truffatore il quale continuava a dire che doveva subito tornare in corso Savona per recuperare moglie e figlio piccolo che aveva lasciato sul marciapiede ad aspettarlo.
Squadra Mobile – Polizia di Stato
- Redazione