Il Borgo Tanaro si sta avvicinando al Palio con le consuete ambizioni e la certezza di poter disporre di un’accoppiata di sicuro affidamento. Ad indossare il giubbetto biancazzurro domenica prossima in Piazza Alfieri sarà Francesco Carìa, detto Tremendo, reduce nel nostro Palio da tre annate trascorse a San Martino San Rocco (2017-2019).
L’annata paliesca volge al termine: dovendo tracciare un bilancio Francesco, ovviamente ancora parziale, sulla tua stagione, che cosa ti senti di affermare?
«Nel complesso direi bene. Ho ottenuto una vittoria di prestigio a Ferrara per San Giacomo e a Fucecchio, dovendo controllare la rivale non ho potuto sviluppare la corsa come avrei desiderato. Quanto la Contrada (Porta Raimonda, n.d.r.) mi aveva chiesto l’ho fatto».
Ed ora arriva Asti, un appuntamento per te credo molto importante…
«Ma scherziamo? Importantissimo. purtroppo non sono riuscito a prendere al Palio di Siena né a luglio né ad agosto e quindi la possibilità che mi viene offerta ad Asti è di prim’ordine».
Monterai per Tanaro, un Borgo grande, popoloso e desideroso di porre fine ad un digiuno che dura dal 2010…
La voglia di vittoria che i borghigiani tanarini mi hanno fatto sentire è grandissima. Sono stato accolto bene a Tanaro, con la dirigenza ho avuto un dialogo continuo e produttivo e ho potuto lavorare serenamente, senza pressione. Si fidano di me e della mia professionalità e in pista dovrò essere all’altezza della situazione».
Hai già deciso quali cavalli porterai alle visite veterinarie?
«Certo che sì: Arsenicolupin e Bagoga, due soggetti che mi trasmettono sicurezza e fiducia».
Scontata la prossima domanda: con quale dei due andrai al canapo?
«In proposito non ho ancora preso alcuna decisione e non è la solita frase fatta. Saranno le prove del venerdì e del sabato, valutando l’adattabilità alla pista dei due soggetti a farmi decidere.
Allo stadio, nelle prove di addestramento, avevano impressionato entrambi…
«Sono due mezzosangue di ottimo livello, con alle spalle tutta una serie di successi. Hanno caratteristiche un po’ diverse, ma entrambi possiedono potenzialità non indifferenti. Arsenicolupen è un baio di sei anni, Bagoga è una femmina, lei pure dal mantello baio, di cinque anni».
Nella tua scuderia i cavalli competitivi non mancano.
«No, per fortuna no. Non è un mistero che darò un altro mio cavallo per il Palio, una femmina di 5 anni, Ballatisola, a un Borgo astigiano».
Non hai avuto la possibilità di montare a Siena, ma nei mesi luglio ed agosto non sei sicuramente rimasto fermo. Hai partecipato a qualche corsa?
«Ho vinto due volte in Sardegna: il 7 agosto il Palio di Fonni, probabilmente il più importante che si corre sull’isola, e il 20 agosto, a Bono, il Palio di Sas Carrelas. Due corse entrambe riservate a cavalli purosangue».
Nelle due circostanze montavi tuoi cavalli?
«No, cavalli di proprietari locali. Io in scuderia non ho più esemplari purosangue, solamente mezzosangue».
Appuntamento ad Asti Francesco…..
«Difenderò i colori di un Borgo che da sempre, storicamente, scende in Piazza per vincere. Farò del mio meglio per regalare la gioia più grande al popolo biancazzurro».
Francesco Caria, nato nel 1988 a San Gavino Monreale (Medio Campidano) ha vinto in carriera il Palio di Castiglion Fiorentino nel 2009, il Palio di Ferrara nel 2011, 2018 e 2022, il Palio di Acquapendente nel 2012 ed il Palio di Piancastagnaio nel 2017. Ad Asti ha corso nove volte: miglior piazzamento il secondo posto del 2017 per San Martino San Rocco su Preziosa Penelope.