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Cronaca

Asti, il processo Barbarossa cambia di nuovo un giudice

Terzo presidente nel giro di due mesi: Chinaglia, Amerio e ora Giannone

Annunciato questa mattina

E’ stato annunciato formalmente questa mattina dallo stesso presidente Roberto Amerio alla vasta platea di difensori ed imputati l’ennesimo cambio di giudice nel collegio che dovrà sentenziare sul lungo elenco di capi di accusa.

Un processo nato inizialmente con il collegio che vedeva la dottoressa Chinaglia presidente e a latere i giudici Dovesi e Bonisoli. Con la nomina della dottoressa Chinaglia al Csm, è subentrato il dottor Roberto Amerio che ha presieduto una sola udienza e che alla seconda, di stamattina, ha annunciato il suo imminente trasferimento alla Corte d’Appello di Torino in seguito allo stato di agitazione degli avvocati astigiani e piemontesi per la vicenda che ha riguardato la lettura di una sentenza in aula prima dell’arringa del difensore.

Gli avvocati frenano sullo sciopero

A proposito di questa vicenda gli avvocati della Camera Penale di Asti con i rappresentanti di Torino nell’assemblea che si è tenuta ieri sera hanno deciso di non inasprire lo scontro e, anche a seguito del trasferimento del dottor Amerio, hanno scelto di non dichiarare l’astensione dalle udienze che era fra le opzioni al vaglio.

Presidente sarà Giannone

Sarà il dottor Alberto Giannone il terzo presidente di Barbarossa; lascerà il ruolo di gip per entrare in quello di giudice di dibattimento.

Nell’udienza interlocutoria di stamattina il dottor Amerio ha semplicemente chiesto a cinque imputati di reato connesso (di quelli che sono già stati condannati in rito abbreviato a Torino) se intendessero testimoniare nel processo astigiano alla prossima udienza. Hanno accettato Salvatore Stambè e Mattia Pisano mentre hanno già annunciato di volersi avvalere della facoltà di non rispondere Salvatore Carè, Vincenzo emma e Massimo Pugliese.

Poi il rinvio all’udienza del 28 gennaio che si aprirà già con il nuovo presidente al quale gli avvocati difensori rivolgeranno una serie di richieste per risentire alcuni testimonianze importanti fatte innanzi al giudice Chinaglia e al giudice Amerio ritenendo necessario ripeterle.

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