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Alneto Santonco-2019_foto_F_Correggia
Attualità

Piovà Massaia, appello per comprare un bosco di ontani

Arriva dall’Associazione Terra, Gente, Boschi e Memorie. L’appezzamento si trova a Santonco ed è uno scrigno di biodiversità da ambiente umido

E’ il “Lago Freddo” di Santonco

C’è un alneto da salvare e conservare e ognuno di noi può fare la sua parte. Basta rispondere all’appello dell’Associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie di Castelnuovo Don Bosco che ha lanciato una raccolta fondi (o crowfounding per dirla all’inglese) per raggiungere la cifra di 6 mila euro. Questi soldi serviranno per acquistare un’area di circa 6500 metri quadri, poco più della metà dell’intero alneto e del suo ambiente umido suddiviso in 8 particelle distinte.
Perché l’alneto, conosciuto localmente come la zona del “Lago Freddo” è così importante?
La risposta arriva dal dottor Franco Correggia, consulente scientifico, naturalista e presidente e fondatore dell’associazione che ha avviato questo progetto.

Iniziativa dell’associazione “Terra, boschi, gente e memorie”

«E’ un sito di una straordinaria importanza ambientale, che individua un autentico gioiello naturalistico miracolosamente sopravvissuto tra le ondulazioni del paesaggio collinare astigiano. Si tratta di un alneto impaludato di ontano nero, racchiuso tra i boschi della regione Santonco del Comune di Piovà Massaia, una formazione forestale igrofila che rappresenta, in termini di varietà biologica e valenze ecologiche, uno dei siti più interessanti della provincia di Asti. Un ambiente antico, primario, ricco di biodiversità vegetale, fungina e animale (che include un vasto contingente di specie rare), indicato come habitat di interesse prioritario nelle direttive europee».

L’alneto visto dall’alto

L’acquisto per salvaguardarlo

Un’area conosciuta da anni dall’associazione che ne ha sempre controllato lo stato “indisturbato” ma per metterlo al riparo da rischi di disequilibrio ambientale (che potrebbe derivare da abbattimenti di piante, lavori con ruspe e mezzi meccanici) è necessario poterne disporre concretamente e la volontà di vendere di alcuni proprietari è un’occasione molto importante per garantire la tutela assoluta di quelle particelle.
L’associazione ha già ottenuto un appoggio concreto dal sindaco e dall’amministraizone di Piovà Massaia, comune sul quale insiste l’alneto e ha anche ottenuto l’adesione all’appello per la salvaguardia da parte di 75 fra accademici, ricercatori e studiosi delle scienze della vita di elevata caratura scientifica.

Come e dove contribuire

Ora manca il passo più importante, quello del reperimento dei 6 mila euro per l’acquisto, così come fatto per altri 15 “scrigni di biodiversità” del Nord Astigiano.
Il bene sarà acquisito da Pro Natura e Legambiente e per partecipare alla sottoscrizione basta fare un bonifico su uno dei seguenti conti correnti: Banca Intesa San Paolo intestato a Federazione Nazionale Pro Natura Iban IT44E0306909606100000115558 oppure quello su Poste Italiane intestato a Circolo Legambiente Valtriversa Iban IT19K0760110300000002661710 indicando con chiarezza nella causale “Erogazione liberale per la conservazione dell’alneto di Santonco”. Le donazioni sono anche fiscalmente deducibili.
Se l’acquisto andrà in porto, dicono i promotori, l’area sarà oggetto di protezione integrale e con il tempo saranno avviate procedure e percorsi in grado di valorizzarne il significato di conservazione naturalistica.

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