“Sto pensando che non si potrà mai più veder giocare a tennis meglio di così. Ed è anche per questo che in tanti, oggi, si sentono un po’ più soli”. Aveva descritto così l’addio al tennis di Roger Federer sul proprio profilo social il giornalista e telecronista di Eurosport Federico Ferrero. Alla “Laver Cup” è calato il sipario su una delle carriere più luminose della storia dello sport, e a raccontare le gesta del “Re” svizzero figurava proprio l’ospite del FuoriLuogo Asti.
E’ tornata la Pinta di Sport nel centro culturale di via Govone, e l’appuntamento del giovedì, per il più classico degli “aperitivi sportivi”, è stato dedicato alla carriera del campionissimo elvetico. I riflettori si sono accesi su Federico Ferrero, autore de “L’ultima scimmia”, volume scritto a quattro mani con Marco Bucciantini che narra la storia del tennis sino a “King Roger”. “Un campione amato a tal punto che anche nei tornei dello Slam dove non era ai nastri di partenza veniva comunque venerato dal pubblico”, sottolinea Ferrero, “impossibile però stilare classifiche su chi sia più grande di tutti, nella storia del tennis e nelle gerarchie tra lui, Nadal e Federer. Hanno vinto assieme 60 Slam, dobbiamo semplicemente essere orgogliosi di aver visto all’opera degli atleti del genere nello stesso periodo storico”. Il dualismo con Rafa Nadal, antagonista leale e agli antipodi, i primi anni di carriera, da talento volubile che amava ascoltare i Metallica e la musica techno, l’importanza al suo fianco della moglie Mirka, straordinario metronomo di vita e quotidianità, sono stati alcuni degli argomenti toccati. “L’immagine di Roger che stringe la mano a Nadal, commosso, a fine match, credo sia a tal punto impattante da essere paragonata alla schiacciata da poster di Jordan, a Coppi e Bartali che si passano la borraccia e a pochi altri momenti della storia dello sport”, aggiunge Federico. Un campione di stile ed eleganza, capace di abbinare l’estetica con l’essere vincenti.
“Quando smetteranno anche Nadal e Djokovic sicuramente ci sarà spazio per nuovi talenti, difficile immaginare che arrivi subito il nuovo Federer, ma ci sarà probabilmente la possibilità di osservare tipologie di tennis più variegate, abbiamo qualche atleta che è tornato a fare “serve and volley”, come Cressy, magari ammireremo qualche rovescio a una mano in più”, aggiunge la voce di Eurosport. “Nole Djokovic a livello di record scriverà la storia, è un ragazzo intelligente e un agonista incredibile, fin da inizio carriera. Sa bene però che quello che non riuscirà mai a conquistare del tutto è il cuore dei tifosi, quello è stato “rapito” da Roger Federer”. L’ultima scimmia della racchetta, inimitabile nella sua unicità e perfezione.