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Cantiere piazza Catena ad Asti7
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I commercianti di piazza Catena: «Noi ostaggio di un cantiere»

Strada chiusa fino al 31 marzo che sta causando danni economici ai negozianti. L’amministratore condominiale: «Ci sono questioni di sicurezza»

«Che succede? Siete stati invasi anche voi dai russi?». «No, siamo stati accerchiati dagli italiani». Basta questo veloce scambio di battute tra un passante e la titolare della lavanderia di piazza Catena, Anna Icardi, per capire che tira una brutta aria in zona. Tutto nasce dalla necessità di aprire un maxi cantiere sul condominio che si affaccia per l’intera lunghezza di piazza Catena, a pochi passi dagli uffici del Comune e davanti al mercato.

Lavori per la riqualificazione del palazzo, sfruttando il Superbonus 110%, ma per i quali è stato necessario chiudere il transito delle auto fino al prossimo 31 marzo. Dove c’erano i parcheggi e dove transitavano le auto sono stati allestiti i bagni e un prefabbricato della direzione lavori. Presto sorgerà una gru e, va da sé, tutta la zona è stata trincerata per questioni di sicurezza. Il ponteggio e la cancellate del cantiere hanno letteralmente separato i negozi dall’area mercatale tagliando l’unico attraversamento pedonale che collegava le due zone della piazza. I pedoni possono raggiungere i negozi solo passando sotto il ponteggio, con qualche difficoltà se devono portare borse o altro. I negozi, oltretutto, sono quasi scomparsi dalla vista e per questo tutti i commercianti hanno iniziato a lamentare un calo di fatturato e minori incassi sugli acquisti “mordi e fuggi”.

«In questo modo si perdono i clienti di passaggio, – spiega Anna Icardi della lavanderia – ma per quanto riguarda la mia attività c’è un disagio in più per chi deve portare a lavare piumoni o altri tessuti pesanti perché non c’è parcheggio e non si riesce neanche ad attraversare sulle strisce pedonali». Un problema analogo lo denuncia Veronica Apostol, titolare della vicina sartoria “Lakruna”. «In una settimana di cantiere, che però è stato fermo da martedì in avanti, ho già visto una riduzione degli incassi». «Qui non si lavora più – aggiunge arrabbiata Monica Gasparini, la parrucchiera titolare di “Acconciature Monica” – Riaprissero almeno l’attraversamento sulle strisce, altrimenti siamo del tutto isolati».

Tra i più penalizzati dalla chiusura di strada e strisce c’è il “Glamour Caffè” la cui titolare Vanessa Luppi lamenta un tracollo di clienti in un momento in cui sono schizzate alle stelle le bollette. «Come facciamo a restare in questo stato per sei mesi? È impensabile – commenta la titolare – Senza considerare che se dovessero esserci emergenze sanitarie nel condominio i soccorritori devono fare un giro molto più lungo». Ivana Braccini, titolare della pescheria “Abissi”, ha già deciso di chiudere con un’ora di anticipo «ma pensiamo di istituire un premio per chi riuscirà ad attraversare il labirinto per venirci a trovare».

Esistono proposte per cercare di contenere i disagi e i danni economici alle attività? «Innanzitutto chiediamo che si riapra l’attraversamento pedonale con l’area mercatale perché almeno c’è un passaggio diretto tra le attività e il parcheggio – propone Bruna Stazzone, titolare del laboratorio caseario – Però sarebbe meglio se il cantiere fosse allestito in due parti, chiudendo solo metà strada alla volta». Ai commercianti sembra, infatti, che tenere il cantiere aperto per tutta la lunghezza della piazza sia soprattutto una questione di comodità per chi ci lavora. Ma, secondo l’amministratore di condominio Luca Mastrazzo, la situazione non è esattamente così: «Questa settimana si farà un nuovo incontro con il direttore lavori dopo una prima riunione che avevamo indetto, ma alla quale pochi commercianti hanno partecipato – spiega – Poi, anche se non sono io a doverlo dire, tenere aperta la strada o parte di essa è impossibile perché dovrà essere allestita la gru. L’impresa ha cercato di venire incontro alle richieste degli esercenti, come quella di non mettere una rete arancione che coprisse il ponteggio, ma credo che per questioni logistiche e di sicurezza non si possa tenere aperto il passaggio pedonale».

[foto J.R.]

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