Sede di associazioni, aula studio, luogo di preghiera. Tutto questo è la Casa del giovane, in via Giobert 20, aperta cinque anni fa.
Realizzata su due livelli – il piano terreno e un soppalco – comprende anche un ampio cortile e una cappella sotterranea.
Sede della Pastorale giovanile diocesana, funziona da base e luogo di riferimento – per riunioni, incontri ed eventi – di diverse realtà: Operazione Mato Grosso, gruppo di giovani che raccoglie fondi per missioni in Sud America; Fraternità carmelitana, gruppo religioso che svolge incontri di preghiera alla domenica; associazione Incontri, ramo dell’Ufficio pastorale migranti, che vi organizza serate e appuntamenti. E poi il gruppo di preghiera Shalom.
A gestirla l’Opera Pia Milliavacca, che è anche proprietaria dell’immobile, nata nel diciassettesimo secolo come forma di carità da parte di suore che si occupavano di ragazze in difficoltà.
Essendo diocesana, è sotto la responsabilità del vescovo, che di diritto assume il ruolo di presidente. Recentemente, però, monsignor Marco Prastaro ha affidato questo ruolo ad un laico, l’ing. Alberto Vercesio.
Le parole di don Rampone
Vice presidente è invece don Carlo Rampone, già responsabile della Pastorale giovanile diocesana, che si dice soddisfatto della realtà che si è creata. «La Casa del giovane – ricorda – è nata su spinta dell’Opera Pia per attuare lo statuto, che si basa fondamentalmente su due obiettivi: la carità e il servizio ai giovani. In pochi anni, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, è diventata un punto di riferimento per tante associazioni e giovani studenti, soprattutto residenti dei paesi, grazie al servizio di aula studio».
Gli spazi a disposizione
Questo servizio è rivolto agli alunni delle scuole medie e superiori, oltre che agli universitari. Consiste nel fornire uno spazio utilizzabile per consumare il pranzo portato da casa, che si può riscaldare nel forno a microonde, e studiare. Il locale è aperto il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 12.30 alle 17.30; il mercoledì dalle 12.30 alle 15.
«Per usufruire degli spazi – spiega Alessia Montrucchio, responsabile della Casa per conto dell’Opera Pia – è necessario effettuare, in qualsiasi periodo, l’iscrizione con una offerta di 10 euro, che consente di ricevere una tessera valida un anno solare. Attualmente stiamo cominciando a raccogliere le iscrizioni, che l’anno scorso erano arrivate a quota 125. Il servizio è utilizzato soprattutto da studenti delle scuole superiori che si trovano nel centro città, vicine a noi, soprattutto se provenienti dai paesi. Molti di loro vengono a pranzare e tornano a scuola in occasione del rientro pomeridiano. Spesso, poi, vengono nuovamente a studiare fino all’orario di chiusura, per poi andare a casa in treno o in pullman».
Il commento di don Limeira
«In questi cinque anni – commenta don Rodrigo Limeira, responsabile della Pastorale giovanile diocesana – la Casa è diventata punto di riferimento per i giovani della città e di tutta la diocesi, in particolare per coloro che prendono parte alle attività pastorali. E’ bello vedere che i ragazzi possano usufruire di spazi belli, puliti e ordinati, opportunità non scontata di questi tempi».