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Cultura e Spettacoli
Intervista

Danilo Sacco in concerto ad Asti: «Nel 2023 pronto il nuovo album»

Parla il cantautore astigiano, voce dei Nomadi dal 1993 al 2011, che dopo cinque anni tornerà sul palco del Teatro Alfieri

Ritorno al Teatro Alfieri, dopo cinque anni, per Danilo Sacco, frontman e prima voce dei Nomadi dal 1993 al 2011 e poi protagonista di una carriera da cantautore solista.
Sabato 22 ottobre, alle 21.30 all’Alfieri, farà infatti tappa ad Asti con il “Restart Tour” dopo le numerose date estive. Il concerto, che sarà aperto dal cantautore genovese Fabio Odone, è organizzato dall’associazione FanClub nazionale Danilo “Kakuen” Sacco (il secondo nome testimonia il fatto che ha abbracciato lo zen giapponese, branca del buddismo).
Abbiamo raggiunto telefonicamente il cantautore, originario di Agliano Terme e ora residente in Abruzzo, per saperne di più sulla serata e sui progetti futuri.
Che tipo di concerto si devono attendere i fan?
Mi auguro che sarà divertente. Proporrò sicuramente pezzi tratti dagli album pubblicati fino a questo momento, poi canzoni dei Nomadi, con cui ho lavorato per molto tempo, e brani del grande Francesco Guccini, che sento ovviamente molto vicino a me. Infine qualche omaggio ai grandissimi autori e cantautori del passato come Luigi Tenco, Sergio Endrigo o Massimo Ranieri.
Sarà quindi una scaletta variegata, questo è sicuro.
Da chi sarà accompagnato?
Sarò affiancato dalla mia band. Ne fanno parte Valerio Giambelli, chitarrista che ha lavorato molti anni con gli Statuto; Andrea Mei, tastierista, che è stato musicista della Gang e ha scritto brani molto importanti per i Nomadi, come “Io voglio vivere”; Marco Mattei, batterista, e Angelo Casagrande, bassista e cantante. Faremo un bel lavoro.

Sul palco all’Alfieri

Sono trascorsi cinque anni dal suo ultimo concerto all’Alfieri…
Sì. Era stata una serata bellissima perché rientrare nei posti in cui si è nati e cresciuti, anche musicalmente, è sicuramente emozionante. Mi ricordo con grande affetto quella data e spero che sarà lo stesso anche sabato.
Prova un’emozione particolare ad esibirsi nel teatro della sua città?
Ogni teatro è bello di suo. E’ chiaro che Asti è la mia terra e un minimo di emozione in più c’è. Ricordo poi che l’Alfieri è uno dei teatri più belli d’Italia in cui ho avuto il piacere di suonare, peraltro dotato di un’ottima acustica. E posso dire di averne visti tanti.

La carriera da solista

Da 11 anni ha lasciato i Nomadi. Come giudica questi primi anni da solista?
Ho avuto l’occasione di attuare un percorso molto importante non solo dal punto di vista artistico-musicale, che mi ha consentito di suonare e scrivere molto, ma soprattutto dal punto di vista strettamente umano. Ho avuto più tempo per guardare dentro me stesso, cosa che dovremmo fare tutti. Insomma, più che artisticamente, sono cresciuto a livello umano, dando priorità diverse alle varie “componenti” della vita. Da giovani ci si dedica principalmente al successo e al lavoro. Poi, raggiunta la mia età, ci si rende conto che la cosa più importante è coltivare le relazioni umane, dare spazio gli amici e alla famiglia. Insomma, è avere un posto dove tornare.
Qual è stato il momento che ricorda con più soddisfazione dal punto di vista artistico in questi ultimi anni?
Citarne uno in particolare è difficile, perché ogni data, ogni giorno, mi ha dato sempre qualcosa di diverso, come peraltro dovrebbe essere.
Sicuramente, comunque, un periodo che ricordo molto bene è quando, nel 2013, ho avuto il piacere di suonare con Vince Tempera, Antonio Marangolo e Juan Carlos “Flaco” Biondini per presentare alcuni pezzi molto importanti di Francesco Guccini davanti a lui che ci ascoltava. E’ stata un’emozione intensa. Avevamo dato vita ad una serie di concerti, ma la data più coinvolgente che ricordo è stata quella di Macerata.
L’ultimo suo album è “Gardé” del 2018. Ha in mente un nuovo lavoro? Quali sono i suoi progetti?
Premetto che non amo far uscire un disco all’anno. Pubblico un album solo se ho qualcosa da dire e novità da proporre, altrimenti preferisco tenere i brani nel cassetto e rispettare una scadenza temporale più lunga. E’ chiaro, però, che adesso è venuto il momento di concretizzare un nuovo lavoro: è già pronto e conto di farlo uscire nel 2023. Tuttavia non posso anticipare nulla perché, se va tutto come deve andare, presenterà sorprese piuttosto serie.
Al nuovo album seguirà un tour. Poi vedremo. Dopo due anni di sosta forzata causa pandemia abbiamo ricominciato a vivere una vita normale. Il prossimo anno contiamo di rimettere defintivamente in modo il meccanismo classico che alterna lavoro in studio e dal vivo, ripristinando una macchina organizzativa piuttosto complessa.

Il libro ultimato durante la pandemia

Come ha vissuto la pandemia?
Non bene, come tutti. Ci siamo dovuti confrontare con una situazione molto grave, che non ha causato solo vittime, ma anche molti danni a livello psicologico. I ragazzi, per esempio, hanno perso due anni della parte migliore della loro vita.
Per quanto mi riguarda, comunque, ne ho approfittato per ultimare i brani del nuovo album e continuare a dedicarmi alla stesura di un libro che non avevo mai tempo di terminare.
Di cosa si tratta?
Si intitola “Cronache di mondi possibili”. Siccome sono appassionato di fantascienza del periodo d’oro, gli anni Quaranta e Cinquanta, ho fuso dei racconti di fantascienza con lo zen.
Si trova in libreria?
E’ stato pubblicato ma, per scelta, non è stato ancora messo in vendita. E’ un libro che ho scritto per i fan club, a disposizione in occasione dei miei concerti. Però recentemente mi è stato consigliato di fare una seconda ristampa e di avviare una vendita regolare.
Nel frattempo, se riuscirò a recuperarne alcune copie, lo porterò al concerto di Asti.

Biglietti e prenotazioni

Il concerto di sabato sarà seguito, domenica 23 ottobre, dal “Pranzo con il Kapitano” presso l’agriturismo Cascina Rossa di Villanova. Un’occasione in cui Danilo Sacco potrà intrattenersi con i suoi «amici», termine con cui ama indicare i suoi fan. Il menu prevede vitello tonnato, flan di verdure con fonduta, agnolotti al sugo d’arrosto, guancia di maiala brasata con patate al forno, torta del Kapitano. Vino, acqua e caffè inclusi. Prezzo: 30 euro.
Per informazioni e prenotazioni sul pranzo e sul concerto contattare Pinuccia (333/6678059) o Ivano (348/4436996).

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