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Montaggio corso Alfieri
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Senso unico, ma non per Natale: il compromesso sulle ciclovie di corso Alfieri

Oggi dovrebbe aprirsi il cantiere per realizzare l’opera tra corso Alfieri e piazza I Maggio. Scatta il senso unico in uscita, ma non oltre l’8 dicembre

Si aprono con un cambio di programma, o meglio con un compromesso tra l’amministrazione comunale e i commercianti di corso Alfieri, i lavori della corsia ciclabile che si snoderà tra piazza I Maggio e piazza Alfieri, ma anche di un’altra corsia, sempre ciclabile, promiscua, nella direzione opposta (nella foto la simulazione di come dovrebbe essere il nuovo corso Alfieri). Con i lavori, che dovrebbero iniziare oggi, mercoledì, sarà istituito il senso unico per i mezzi tra piazza Alfieri e piazza I Maggio.

L’impresa avrà tempo fino al 7 dicembre per realizzare la corsia ciclabile a nord della strada, delimitata solo da segnaletica orizzontale e verticale, per disegnare anche la corsia promiscua in uscita dal centro storico e sistemare i cubetti di porfido dove necessario. Dall’8 dicembre il cantiere si fermerà per dare ai commercianti una “tregua natalizia” che comporterà anche la riapertura del traffico nel doppio senso di marcia. Poi, dopo l’Epifania, si ripristinerà il nuovo senso unico da piazza Alfieri a piazza I Maggio e il doppio senso solo tra piazza I Maggio a via Bocca da dove le auto potranno accedere al parcheggio dell’ex Caserma Felizzano.

I lavori lungo corso Alfieri saranno pagati da fondi ministeriali del PNRR dedicati alla realizzazione di ciclovie urbane per incentivare una mobilità sostenibile. Ma la creazione delle corsie ciclabili e l’istituzione del senso unico in uscita da piazza Alfieri verso piazza I Maggio (anche gli autobus andranno solo più in quella direzione) non convince i commercianti che lavorano lungo il tratto interessato. Gli stessi hanno chiesto e ottenuto un incontro con l’assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra – presenti anche il sindaco Maurizio Rasero, l’assessore alla Sicurezza Luigi Giacomini e il consigliere Federico Cirone – che si è svolto sotto i portici, davanti all’ex Upim. Qui sono state sollevate tutte le perplessità sulle tempistiche del cantiere («sarebbe stato meglio spostare i lavori a gennaio»), sui timori di perdere parcheggi, sull’utilità delle corsie ciclabili («qui in bici ci passano solo quelli che fanno le consegne a domicilio») e sulla totale mancanza di informazione preventiva circa il progetto («abbiamo saputo dei lavori solo vedendo i divieti di sosta davanti alle nostre attività»).

Alla fine il compromesso è stato quello di iniziare i lavori, predisporre le corsie ciclabili, fermare i lavori se dovessero durare oltre il 7 dicembre, riaprire il traffico nel doppio senso di marcia e poi ricominciare i lavori dopo le festività richiudendo definitivamente il transito da via Bocca verso il centro.

«È un quartiere dimenticato»

L’apertura dei lavori nella zona dell’ex Caserma ha dato l’occasione a molti commercianti di sottolineare le tante criticità che insistono su tutta l’area da quando, pezzo dopo pezzo, molti immobili si sono svuotati lasciando buchi mai colmati. I commercianti non parlano solo dell’ex ospedale, ma anche dell’ex Upim e dell’ex asilo Regina Margherita (l’ultima delle chiusure in ordine di tempo) che, un po’ alla volta, hanno provocato un impoverimento generale della zona dove oggi sono tanti i negozi sfitti o in vendita.

Da tempo è anche chiuso il Battistero di San Pietro che comunque richiama molti turisti anche se tra i commercianti c’è chi evidenzia come l’immagine data da quella parte di corso Alfieri sia molto degradata e ben poco turistica. In generale i negozianti chiedono programmazione degli interventi e progetti a lungo termine che sostengano il piccolo commercio fortemente penalizzato dalla grande distribuzione nelle periferie, dalla pandemia e oggi dal caro bollette. Richiesta una maggiore attenzione al decoro, alla manutenzione ordinaria e una risoluzione dei problemi tempestiva. Nell’incontro sotto i portici hanno partecipato circa trenta operatori e all’amministrazione Rasero è stata segnalata la presenza di tombini che non hanno un regolare deflusso delle acque piovane e sono stati chiesti anche più parcheggi.

I negozianti chiedono di portare più iniziative in quella parte di corso Alfieri «che viene puntualmente tagliata fuori in favore dell’isola pedonale e di piazza San Secondo».

[foto Ago]

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