Marco Perri (foto), 44 anni, è il nuovo Rettore del Borgo Don Bosco. Prende il posto di Marco Scassa, in carica dal 2015. L’andare ad occupare la massima carica del Comitato costituisce giusto premio per Perri, da oltre trent’anni attiva presenza in seno al Borgo gialloblu.
«Sono entrato in Comitato nel 1990 – esordisce Perri – ed ho sviluppato un percorso iniziato facendo il tamburino fino ad arrivare oggi al rettorato. Nel mezzo svariati compiti prima nel gruppo sbandieratori, poi in consiglio e nel direttivo. Posso affermare che il Borgo Don Bosco rappresenta la mia seconda casa. Sono stati oltre trent’anni caratterizzati da alti e bassi, da momenti felici ed altri un po’ meno, da fortune e sfortune…. Con grande orgoglio porterò al collo il medaglione da Rettore gialloblu.»
Succedi a Marco Scassa, un’eredità pesante: una figura che ha scritto pagine di rilievo nella storia del Borgo. Proseguirai sulla strada da lui tracciata?
«Difficile pensare di cambiare. Marco è prima di tutto un amico, L’ho portato io a fare Palio al Don Bosco nel ‘95, Nei suoi anni di rettorato il nostro Borgo è tornato a recitare il ruolo che gli compete, ossia una posizione da protagonista. Proseguirò nel lavoro che lui ha iniziato ed inoltre lo avrò al mio fianco quale responsabile della commissione corsa.»
Obiettivo primario?
«Nessun dubbio: punteremo a vincere, subito, e sarà quello il traguardo principale da raggiungere. Non portiamo a casa il Palio dal 1996, pertanto la volontà e per certi versi l’obbligo di puntare al vertice costituiranno una formidabile spinta.»
Cercherete la vittoria affidandovi nuovamente a Giovanni Atzeni?
«Certamente sì. Ci legano stima ed amicizia, il suo obiettivo è il nostro. Abbiamo compiuto un percorso insieme e desideriamo completarlo con il raggiungimento della vittoria.»
Le voci che dicevano che nel 2023 Tittìa avrebbe corso unicamente a Siena?
«Ci siamo stretti la mano: il prossimo anno Giovanni verrà sicuramente al Don Bosco.»
Commissioni e responsabili: già tutto fatto?
«Non ancora. Sarà un argomento da affrontare a breve. Finora, in merito agli incarichi, abbiamo ufficializzato il Direttivo. Vicerettore Sara De Bonis, tesoriere Gerardo Malpede, segretario Stefano Lotta e primo consigliere Marco Scassa. Altri consiglieri: Lorenzo Cravero, Mattia Penso, Federico Cantarella, Davide Guercio, Massimiliano Stella, Riccardo Puddu, Stefano La Mattina, Irene Torchio, Gianluigi Delmastro e Daniele Guercio.»
Iniziative a breve e media scadenza?
«Stiamo lavorando per organizzare entro il 2022 il Palio dell’Amicizia, per onorare nel migliore dei modi la memoria di Maddalena Spessa. Da stabilire data e sede: l’anno passato andammo Palazzo Ottolenghi, sarebbe bello ritornarci. Nel 2023, vedremo di reinserire tra gli eventi la festa di maggio, quest’anno purtroppo saltata.»
Altre idee che vorresti sviluppare?
«Mi piacerebbe venisse dedicato più spazio al vecchio Palio, alla cultura dell’evento sia riguardo al nostro Borgo sia alla manifestazione più in generale, sfruttando la memoria storica di colonne del Comitato quali Brignolo, Malpede, Passeri….
Infine: le tue considerazioni sul futuro del Palio, a breve e a lungo termine.
«Molto sinteticamente: importante la creazione di una pista di allenamento e credo sia a buon punto l’iter che porterà alla nascita della struttura triangolare. Sono favorevole alla nascita dell’Ente, che rappresenterà una tutela importante per la manifestazione. Inoltre, siccome il Palio è cambiato diventando più impegnativo, ritengo che servano più persone all’interno dei vari Direttivi per poter seguire adeguatamente le varie problematiche. Trovo infine positivo l’operato del Collegio dei Rettori, organo fondamentale per il corretto procedere della macchina paliesca.»