L’interruzione del traffico ferroviario sulla linea Torino-Genova, in particolare nella tratta compresa tra Villafranca – Asti – Alessandria, ha provocato disagi e problematiche a pendolari, studenti e lavoratori, che per una decina di giorni saranno costretti a prendere i bus sostitutivi, spesso pieni di viaggiatori tanto che molti lamentano di non essere stati in grado di salire a bordo.
I lavori dureranno fino al 1° dicembre e serviranno per effettuare una manutenzione straordinaria e tecnologica a cura di RFI. Con un investimento complessivo di 25 milioni di euro, gli interventi, in quest’ultima fase, riguarderanno l’attivazione dell’Apparato Centrale Computerizzato (ACC) nella stazione di Asti legato al programma di velocizzazione della linea Torino – Genova. Nello stesso periodo, si procederà ai lavori di ripristino strutturale e di consolidamento del cavalcaferrovia di Solero.
«Qualcuno di voi oggi ha tentato l’odissea Asti-Torino e ritorno? Senza treno ma con i pullman. Com’è andata?» è la domanda posta su Facebook da una pendolare e che ha scatenato una serie di commenti piuttosto negativi sul servizio sostitutivo.
Si va dai ritardi più o meno importanti rispetto alla tabella di marcia prevista, al caos davanti ai bus per riuscire a prendere posto, ad esempio come segnalato al Movicentro di Asti: «Stamattina alle 7 era il caos davanti Movicentro – commenta una signora – Stasera da Lingotto doveva passare un diretto che non si è visto. Solo autobus con fermate intermedie. Poca organizzazione da parte di Trenitalia».
C’è chi contesta a Trenitalia una scarsa organizzazione e chi, mettendola sul ridere, commenta: «Tutto bene, grazie. Son partito diplomato e tornato in pensione». Disagi vengono segnalati alla stazione di Torino Lingotto per il servizio bus sostitutivo di rientro, al tardo pomeriggio, dove viaggiatori non sono riusciti a salire sul pullman, causa posti completi, e sono stati costretti a trovare soluzioni “last second” per tornare verso nell’Astigiano anche utilizzando mezzi diversi.
A Villafranca ci sono genitori che hanno deciso di portare i figli in macchina fino ad Asti e si sono organizzati in tal senso, risparmiando loro di dover prendere l’autobus sostitutivo a orari non compatibili con le loro esigenze. A Villanova è stato il consigliere comunale Max Ponte a raccontare il primo giorno del servizio sostitutivo con il bus arrivato in ritardo a Casale Monferrato di una decina di minuti e criticità rispetto agli orari dei pullman che non corrispondono a quelli dei treni: «Il mio treno è delle 6.10, ma il bus da Villanova è alle 5.47».
[foto Billi]