Era venuto da Torino ad Asti per compiere una rapina al Lidl, senza che gli ignari tassisti conoscessero le sue intenzioni.
E’ quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile di Asti che lunedì hanno notificato a Livorno un ordine di custodia cautelare in carcere ad un cittadino polacco di origini maghrebine di 27 anni residente a Torino.
L’uomo, nel giugno scorso, verso l’ora di chiusura del supermercato, si era fatto portare in taxi prima da Torino ad Asti, piazza della stazione e poi di lì, con un altro taxi, fino al Lidl di corso Venezia.
Dopo aver girato fra gli scaffali e aver fatto finta di acquistare qualcosa, aveva estratto una pistola e si era diretto alle casse dove l’aveva puntata contro la cassiera e si era impossessato di circa 3 mila euro in contanti contenuti nel registratore.
L’operazione, seppur fulminea, aveva creato grande panico sia fra i clienti che fra i dipendenti, perché si è mosso fra gli scaffali impugnando l’arma.
Appena si è allontanato, i dipendenti hanno chiesto l’intervento della polizia che ha inviato la squadra Antirapine della Squadra Mobile.
I primi dati recuperati sono stati i filmati di videosorveglianza delle telecamere della zona e dalla loro analisi dettagliata, è stato possibile ricostruire a ritroso il percorso fatto dal rapinatore che si è dato alla fuga sempre a bordo del secondo taxi senza che il conducente avesse idea di cosa avesse appena combinato dentro il supermercato.
Identificato, il maghrebino è stato accusato di rapina a mano armata, reati per i quali è già stato indagato in passato. Lunedì scorso l’arresto al carcere di Livorno dove l’uomo si trovava rinchiuso già per un’altra vicenda.