Due mesi di preparazione “on line”
In un mondo che si è improvvisamente fermato, la boccia paralimpica ha trovato il modo di continuare (a distanza) il lavoro di preparazione e formazione degli atleti della nazionale italiana sotto la guida dei ct Giada Zoli e Mauro Perrone.
Un lavoro di preparazione e di formazione che ha riguardato anche Giulia Marchisio, l’astigiana selezionata nel gruppo di atleti della nazionale maggiore. Giulia, che veste di colori del circolo Don Bosticco, a fine marzo avrebbe dovuto debuttare tra gli azzurri nel torneo europeo di Zagabria che, ovviamente, è stato annullato a causa dell’emergenza sanitaria.
Affinate tattiche di gioco grazie ai video
Ma neppure il Covid può allontanare Giulia dalla sua rampa di lancio della boccia: grazie alle videochiamate una volta alla settimana, ha potuto analizzare e commentare insieme ai ct e al tecnico provinciale Francesco Villata, i video di alcune partite dei campionati europei dello scorso anno. Un lavoro importante per affinare la tattica di gioco e per mantenere alta la motivazione durante il fermo imposto dall’isolamento.
Anche perché per quest’anno non ci saranno gare, tornei e campionati cui tendere visto che la federazione internazionale ha sospeso tutti gli eventi in calendario fino a dicembre e la stessa decisione è stata presa a riguardo dell’attività agonistica a livello nazionale.
Allenamenti riammessi
Il recente allentamento delle restrizioni anticontagio però ha riammesso gli allenamenti individuali per gli atleti di interesse nazionale come Giulia che può così riprendere la sua preparazione. Ma non potendo tornare ad utilizzare le palestre comunali, il tecnico Francesco Villata lancia un appello ai comuni e alle società sportive astigiane per la disponibilità di una piattaforma all’aperto in cui Giulia possa tornare ad allenarsi.
Si cerca una piattaforma all’aperto per basket o pallavolo
Per la tipologia di bocce utilizzate nella specialità paralimpica non possono essere utilizzati i tradizionali campi in terra e sabbia ma andrebbero benissimo i campi da basket o pallavolo che hanno una pavimentazione dura e scorrevole.
Giulia attende con ansia che qualcuno si faccia avanti per consentire esclusivamente a lei e al suo preparatore, di riprendere gli allenamenti all’aperto.