In queste ore molti automobilisti astigiani stanno segnalando la presenza di due nuove installazioni elettroniche sulla tangenziale di Asti (SS 231). Pali dotati di sensori che sono stati posizionati in entrambi i sensi di marcia all’altezza di San Marzanotto e dei distributori di benzina. Si tratta di due manufatti con centralina elettronica che hanno già messo in allerta molte persone di passaggio pronte a “temere” la presenza di nuovi autovelox.
Ma non è così. In realtà gli automobilisti possono stare tranquilli perché non si tratta di dispositivi per il controllo elettronico della velocità, né tutor, ma una doppia coppia di sensori di rilevamento del traffico, voluti dall’ANAS, collegati all’osservatorio permanente della società.
Il sistema automatico di rilevamento statistico del traffico, costituito da circa 1.200 sezioni di conteggio, è distribuito sull’intera rete ANAS: – si legge sul sito della società che gestisce quel tratto di strada statale – tutti i sensori inviano i propri dati ad un sistema di monitoraggio centralizzato denominato PANAMA (Piattaforma Anas per il Monitoraggio e l’Analisi), che provvede alla verifica ed elaborazione dei trend dell’Indice di Mobilità Rilevata.
Anche se sembrano telecamere, non lo sono perché si tratta di centraline che riescono a “contare” il numero dei veicoli in transito e la loro tipologia, fornendo dati statistici utili per avere sempre un preciso quadro del traffico in uno dei punti più “caldi” della viabilità astigiana, il raccordo tra l’A33 e la tangenziale di Asti, a poche centinaia di metri dallo svincolo di corso Savona.
I rilevatori sono stati installati su iniziativa della Direzione Generale dell’ANAS.
[foto Billi]