Il Consiglio comunale tenutosi ieri sera, giovedì, in considerazione dell’argomento all’Ordine del giorno (“Svolgimento della seduta del 15 novembre 2022 del Consiglio del Palio per l’elezione del nuovo Capitano”) ha visto presenziare alla seduta numerosi addetti ai lavori in ambito paliesco. Si discuteva infatti dell’elezione di Gianbattista Filippone, unico candidato, nella massima carica della manifestazione.
Quest’ultimo aveva raccolto nella prima votazione 6 voti a favore: 9 le schede nulle e 7 le bianche. A seguire, su richiesta del sindaco Rasero, si era proceduto ad una seconda votazione a porte chiuse (extra omnes), dopo l’esclusione dalla seduta di tutti presenti eccezion fatta per i Rettori. Nella seconda tornata i voti favorevoli a Filippone erano stati 10, con 7 schede bianche e 5 nulle.
In seguito a questi accadimenti i gruppi di minoranza hanno chiesto la convocazione del Consiglio comunale aperto.
I Capitani
In sala consiliare erano presenti quattro ex Capitani: Riccardo Berzano, Paolo Bagnadentro, Mario Vespa e Michele Gandolfo. Tutti hanno preso la parola.
Riccardo Berzano: “… non sono d’accordo sugli sviluppi degli ultimi anni strettamente legati alla manifestazione, primo fra tutti il passaggio dai purosangue ai mezzosangue. In merito all’elezione del Capitano trovo sia stato un errore sospendere la seduta, decisione peraltro non contemplata dal Regolamento, oltre ad escludere dalla stessa l’ex Capitano Gandolfo. Non credo vi fossero situazioni e particolari tanto segreti da non poter essere ascoltati da tutti.”
Mario Vespa: “…ho cercato di custodire e interpretare il Regolamento nei miei anni di mandato nel migliore dei modi. Vi era un solo candidato: non voglio pensare che questo sia da intendere come un segnale, cioè che andare a ricoprire la carica di Capitano non interessi più a nessuno. Probabilmente avrebbe avuto senso rimandare la decisione ad un’altra data. Era necessaria qualche riflessione in più. La serata non è stata gestita in maniera ottimale, stesso discorso per l’interpretazione del Regolamento.”
Michele Gandolfo: “…. Mi presento qui con animo sereno e in merito alla serata dell’elezione del Capitano avevo precedentemente deciso di non ricandidarmi. Nei miei sette anni di mandato cinque sono stati i Palii corsi, mentre due sono forzatamente saltati. Il nuovo Regolamento era stato fatto pervenire ai Rettori 4 anni fa dal sottoscritto e dai Magistrati Mattiazzi e Conte, così da poter intervenire sullo stesso con eventuali modifiche. Negli anni a seguire ulteriori interventi sullo stesso hanno ridotto la figura del Capitano a quella di una mera figurina. Una situazione dal mio punto di vista non accettabile. Il Palio deve essere dei Rettori, dei Comitati, degli iscritti a questi ultimi e della città. Va messo davanti a tutto.”
Prima di Paolo Bagnadentro, ultimo dei Capitani che sarebbe poi successivamente intervenuto, ha preso la parola l’ex assessore Alberto Pasta: “Ho letto e sentito dalla viva voce di alcuni dei presenti in quale modo si è svolta la serata, iniziata male e finita peggio. Va sottolineato come il Palio poggi sui meccanismi complessi e lo scorso 15 novembre si è incrinato l’equilibrio necessario per un corretto crescere della manifestazione. L’unico candidato nella prima votazione ha ricevuto sei voti, un chiaro segnale dell’assenza del consenso di gran parte dei componenti del Consiglio del Palio. Non vi erano tempi stretti da rispettare, in quanto il Capitano andava eletto entro il 31 dicembre. Il tempo non mancava. Si è persa un’occasione importante. La Festa non ha bisogno di spaccature del genere.”
Paolo Bagnadentro: ….. il Palio è un bene culturale collettivo e l’atteggiamento tenuto dal Sindaco non volge in questa direzione. Rasero è un uomo di Palio, sicuramente molto preparato sulla manifestazione, ma in questo caso credo si sia fatto un po’ troppo consigliare dalla sua passione. Ritengo legittimo che il Sindaco abbia un suo candidato, ma in ogni caso una sola candidatura a mio giudizio rappresenta una forzatura. Le candidature vanno cercate, fermo restando che Filippone è persona degna. Ci sarebbe poi molto da discutere sulle modifiche regolamentari apportate ad hoc per Gandolfo e Bartoletti. Il Capitano ha sostanzialmente due funzioni: è l’arbitro della contesa ed il rappresentante dell’astigianità. Con sei voti a mio parere non è possibile fare il Capitano. Si è venuta a creare una situazione nella quale i Rettori troppo spesso sono stati succubi delle scelte dell’Amministrazione. Bisognerebbe annullare la votazione precedente e rieleggere il Capitano, affinché lo stesso possa essere celebrato e festeggiato.
Il Sindaco
Il sindaco Rasero nel suo intervento ha commentato alcuni interventi di coloro che lo avevano preceduto… “Berzano è un uomo di Palio d’altri tempi, Vespa è stato consigliere delegato al Palio e con lui ho condiviso momenti bellissimi, Gandolfo spesso l’ho sostenuto ma negli ultimi anni del suo mandato avevamo opinioni diverse.”
Dopo un sospensione della seduta durante la quale Rasero ha parlato con i capigruppo sono intervenuti i consiglieri di minoranza.
I consiglieri di minoranza
Vittoria Briccarello (Uniti si Può): …. “non mi interessa la vicenda privata del Capitano del Palio. I sei voti ottenuti dai Rettori, che hanno svolto appieno il loro compito, non legittimano a ricoprire la carica. Bisognava interrompere la votazione, la stessa è impugnabile e del tutto illegittima. Vi era un solo candidato, come si può parlare di ballottaggio nella seconda votazione se a ballare era uno solo? Vorrei che la dignità del Palio non venisse messa in dubbio.”
Michele Miravalle (Partito Democratico): … “ciò che emerso stasera è il concetto di tracotanza, tipico di coloro che si credono al di sopra delle regole. Sarebbe invece necessario l’esatto contrario. Rasero è un Sindaco con grande esperienza di Palio, ma è importante far capire alla città e alla gente che il Palio è di tutti, non soltanto monopolio di qualcuno. Rasero ha proposto una sola candidatura, una scelta che però, fin troppo facile prevederlo, avrebbe portato a mugugni e conseguenze. Il Palio ha oggi tanti problemi, cito la pista, l’Ente, il discorso legato all’impiego dei purosangue o dei mezzosangue… Una dei momenti clou di un Palio è la mossa: deve nascere e maturare senza forzature, pena l’utilizzo del mortaretto e l’annullamento della partenza. A mio parere il Sindaco ha invece provato a forzare.”
Maria Ferlisi (Partito Democratico): … l’unico candidato, datemi pure della moralista, non era una figura pulita. Il pupillo del Sindaco (chiaro il riferimento a Filippone, n.d.r.) faceva parte del Consiglio e quindi è chiaro quanto stretto sia in questo caso il legame tra politica e Palio.”
Massimo Cerruti (Movimento 5 Stelle): … nessuno di noi fa parte del Consiglio del Palio ed abbiamo chiesto che venisse messo quale argomento all’Ordine del giorno l’elezione del Capitano, per comprendere quale fosse stato lo svolgimento della seduta. Credo sia importante la collegialità nelle decisioni e non quanto stabilito d’imperio: la prova viene dall’esito del voto, con 6 voti su 22. Un riscontro che non legittima a ricoprire una carica di spessore quale quella di Capitano del Palio.”
Altri interventi
Marco Scassa (Maurizio Rasero sindaco), Rettore del Comitato Palio del Borgo Don Bosco: “L’articolo 12 del Regolamento del Palio dà la possibilità al Sindaco di proporre da uno a tre candidati riguardo all’elezione del Capitano, mentre l’articolo 13, scritto non troppo bene, non prende invece in considerazione la proposta di un unico candidato. Il Sindaco ha fatto uscire i presenti nella Sala Consiliare, ma poteva invece decidere di interrompere temporaneamente la seduta e di convocare solamente i Rettori in un’altra sala.”
Citiamo alcuni tra gli interventi successivi: Walter Rizzo (Maurizio Rasero sindaco) ha affermato che alcune problematiche del Palio nascono dai rapporti fra i Rettori, un’affermazione in seguito alla quale i massimi esponenti dei Comitati presenti hanno abbandonato la sala. Roberto Vercelli (Partito Democratico) ha sostenuto che il Comune non deve intervenire riguardo alle scelte prese dal Consiglio del Palio; Roberto Venturini (Fratelli d’Italia) ha sottolineato come sia stato applicato il Regolamento in essere, mentre Gianfranco Miroglio (Europa Verde – Verdi) ha affermato di non ritenere valida l’elezione di novembre del Capitano del Palio.
L’Ordine del giorno proposto dalla minoranza (di seguito il link per la consultazione dello stesso) non è passato.