Le imprese di uno degli scalatori più famosi di sempre, Walter Bonatti, sono il tema dello spettacolo “Il Re delle Alpi” che Alberto Barbi porta in scena, domenica 29 gennaio alle 17, al Teatro Civico di Moncalvo per la stagione di prosa fuori abbonamento.
Testo e regia dello stesso Barbi, la pièce racconta la vita avventurosa di Bonatti, morto a 81 anni il 13 settembre 2011. L’alpinista visse una vita che ne contenne diverse, quasi tutte ricche di gloria, alcune piene di dramma e rancore, segnate da momenti di solitudine e poi per decenni dalla compagnia dell’attrice Rossana Podestà, grazie alla quale salì in cima alla montagna del gossip, gestendola con lo stesso talento con cui arrampicava vie sconosciute. Una vera star dello sport ascensionistico e delle cronache mondane e non.
Aprì strade che nessuno aveva mai osato, suscitò invidie e rancori. Dal K2 a, al Karakorum, la montagna più pericolosa del mondo, passando per il Freney, il Monte Bianco, in cordata con altri o in solitaria: il nome di Bonatti coincide con la storia dell’alpinismo. Fu proprio l’impresa del K2 che condizionò la sua carriera: accusato ingiustamente di aver messo in pericolo la vita dei suoi compagni per interesse personale e carrieristico, ci mise più di 50 anni per ottenere la verità e vedere la sua figura riabilitata. Da colpevole si capirà che fu vittima di invidie e paure di essere sorpassati. Quando abbandonò l’alpinismo a soli 35 anni aveva diritto al titolo di “Re delle Alpi”. Lasciò quel mondo con una sfida unica: la salita in solitaria del Cervino. Non arrampicò mai più, ma il re delle Alpi divenne esploratore e narratore del mondo, dall’Africa all’Antartide, percorrendo fiumi, attraversando deserti e foreste. Ammaliato e rispettoso del grande mistero della Natura che ci circonda.
Lo spettacolo è una produzione di E20inscena. Musiche di Alan Brunetta. Biglietti: intero 15 euro, ridotto 12 euro. Info e acquisti on line: www.arte-e-tecnica.it