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monale spacciatore
Cronaca

Monale, i clienti andavano da lui in taxi, trattore e sedia a rotelle: condannato spacciatore

L’uomo, 50 anni, nascondeva la droga in un thermos infilato nelle tubature del condominio in cui abitava l’anziana madre. Indagine dei Carabinieri di Villanova

Consegnava le dosi a casa sua

I carabinieri avevano ben presente la sua attività di spacciatore ed esattamente un anno fa, lo avevano arrestato segnalando alcune circostanze molto curiose, come la varietà dei suoi clienti, alcuni dei quali si recavano ad acquistare le dosi in trattore, in taxi  e uno anche in sedia a rotelle.

Per lo spaccio i carabinieri avevano individuato un “protocollo” ormai collaudato che si articolava in un semplice squillo che Saracco riceveva sul proprio telefono cellulare da parte del cliente: se la droga era già disponibile, allora Saracco rispondeva con un semplice squillo, quale segnale di “via libera” per raggiungerlo a casa. Il cliente, appena arrivato sotto la sua casa, faceva un altro squillo per avvisare della sua presenza e, poco dopo, scendeva il “fornitore” che cedeva lo stupefacente secondo un tariffario ormai consolidato.

La ricerca del “deposito”

Ma quello che non riuscivano ad individuare era il deposito della sostanza stupefacente; a giudicare dal via vai di clienti, monitorato e documentato in diversi appostamenti e intercettazioni, era evidente che doveva tenere in qualche luogo, diverso dalla sua abitazione di Monale, il grosso quantitativo da cui attingeva per confezionare e spacciare le dosi ogni giorno a qualsiasi ora. Le indagini portate avanti dai carabinieri della Compagnia di Villanova, infatti, avevano documentato almeno 500 cessioni provenienti non solo dall’Astigiano, ma anche dal Torinese e dal Cuneese.

L’errore che lo ha tradito

Ma Cesare Saracco, 50 anni, non è riuscito a lungo a tenere nascosto il piccolo “magazzino”. E’ stata una telefonata con la madre a tradirlo. L’anziana, infatti, ovviamente ignara di essere intercettata dai carabinieri, chiedeva al figlio quando sarebbe andato a trovarla come se fosse da giorni che non si recava a farle visita ma i carabinieri, che lo pedinavano continuamente, sapevano invece che lui il giorno prima si era recato proprio presso il condominio in cui abitava la donna. Era evidente, dunque, che vi era andato non per far visita alla madre ma per fare una “scorta” di droga per nuove dosi.

Aveva infatti scelto la casa dell’anziana madre, ad Asti, per non dare troppo nell’occhio. I suoi viaggi da Monale al capoluogo di provincia erano apparentemente motivati dalle visite alla donna che, a sua volta, era totalmente inconsapevole dei veri motivi per i quali i figli andava a trovarla.

Droga e soldi sequestrati a Saracco

La droga nascosta in una tubatura del condominio

Dopo aver comprato dei quantitativi ingenti, Saracco li nascondeva nel cortile del condominio di Asti in cui abita la donna; in particolare aveva modificato un tratto di tubatura condominiale per poterci infilare un thermos metallico che, anche se trovato, non avrebbe mai potuto portare a lui.

Una perquisizione minuziosissima dei carabinieri che si sono avvalsi anche dell’aiuto dei cani antidroga, ha consentito di trovare il nascondiglio nel cortile che custodiva circa mezzo chilo di cocaina non tagliata per un valore di circa 60 mila euro.

Condannato in rito abbreviato

Da quel giorno è in carcere e mercoledì scorso è stato condannato con rito abbreviato a 8 anni di reclusione e 30 mila euro di multa. Il processo è stato istruito dal pm Laura Deodato che aveva condotto e coordinato le indagini dei carabinieri di Villanova.

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