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Cronaca
Guardia di Finanza

Arresti in corso anche ad Asti, scelta come “deposito” di grandi quantità di droga nascoste nelle forme di Parmigiano

Fermato nell’Astigiano un furgone diretto in Sardegna che trasportava le grandi forme di formaggio “scavato” per contenere 25 kg di cocaina

E’ in corso una vasta operazione della Guardia di Finanza di Torino che riguarda anche la città di Asti. E’ stata smantellata   un’associazione per delinquere accusata di movimentare grandi quantitativi di droga sulle piazze di Torino e Asti, con ramificazioni in Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna. Nell’ambito dell’inchiesta sono già stati sequestrati oltre 100 chili di droga e documentato incassi per 20 milioni di euro dal suo spaccio.
Si tratta prevalentemente di cocaina che viaggiava nascosta nelle forme di formaggio Parmigiano.
Le Fiamme Gialle di Torino, su indicazione della Direzione Distrettuale Antimafia stanno eseguendo gli arresti di 10 persone, (7 in carcere e 3 agli arresti domiciliari) con l’accusa di associazione a delinquere dedita al traffico e alla commercializzazione di droga.

L’attività investigativa, avviata dal Nucleo di polizia economico finanziaria Torino nei primi mesi dello scorso anno, all’esito di complessi accertamenti di polizia giudiziaria, condotti anche attraverso pedinamenti e intercettazioni telefoniche e ambientali ha consentito  di raccogliere significativi elementi indiziari circa l’esistenza del presunto sodalizio criminale, accusato di numerosi    reati connessi
all’importazione e al traffico di stupefacenti. Secondo gli elementi raccolti il gruppo risulta composto da un trentasettenne di nazionalità albanese con funzioni apicali e da altre nove persone  operanti soprattutto in Piemonte (nelle province di Torino e Asti) e con ramificazioni anche in altre regioni italiane.
L’organizzazione, che può contare su ingenti risorse economiche, è accusata di  avvalersi di collaudati sistemi per rendere riservate le comunicazioni tra i sodali nonché di diversi luoghi da adibire a deposito di stoccaggio. Ad alcuni dei destinatari delle misure custodiali viene peraltro anche contestata la condotta di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi da sparo.

Secondo la ricostruzione contenuta negli atti di indagine, l’associazione di occupava di approvvigionarsi di elevate quantità di cocaina all’estero, in particolare in Olanda dalla quale faceva partire la droga in viaggio verso l’Italia a bordo di Tir. Una volta arrivato in Piemonte, la droga veniva stoccata in depositi ben nascosti ad Asti, Alessandria e Cuneo e anche in altre zone del Nord Italia, in particolare in provincia di Rovigo.

Dai “magazzini della droga” veniva poi redistribuita in varie regioni come Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna attraverso una serie di corrieri che viaggiavano sia su auto di proprietà che su altre a noleggio.

Il sequestro più ingente nell’ambito di questa indagine è avvenuto ad aprile dello scorso anno all’interno di un camper dove sono stati trovati 100 kg di cocina purissima; un ritrovamento avvenuto grazie al fiuto delle unità cinofile della Guardia di Finanza.

E poi altri 25 kg a giugno, trovati proprio in provincia di Asti, a bordo di un furgone diretto in Sardegna, nascosti dentro 5 forme di formaggio tipo parmigiano che erano state “scavate” apposta per contenere la cocaina.

Al dettaglio la vendita delle dosi avrebbe fruttato non meno di 20 milioni di euro.

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