E’ mancato nei giorni scorsi il professor Guido Cortassa. Astigiano, classe 1949, per molti anni è stato insegnante di Letteratura greca e bizantina all’Università di Torino.
A ricordarne le qualità dal punto di vista professionale e umano i professori Pier Giorgio Bricchi e Claudio Micca. «Le sue traduzioni e i suoi saggi critici – affermano – sono stati apprezzati dai più importanti filologi e studiosi italiani e stranieri. Era particolarmente noto per il rigore scientifico, che lo portava a privilegiare in primo luogo l’esatta comprensione dei testi, e per il volume in cui aveva tradotto tutto ciò che l’imperatore-filosofo Marco Aurelio aveva scritto nel corso della sua esistenza. Un volume presente nelle più importanti biblioteche del mondo, anche perché contiene la traduzione di tutte le leggi – peraltro molto complicate – promulgate da Marco Aurelio. Il che dimostra, tra l’altro, come il prof. Cortassa conoscesse alla perfezione anche la lingua latina».
«Al di là delle qualità di filologo e saggista – continuano – era una persona in possesso di una vasta cultura, anche se sempre molto umile e discreto, ed era interessato alla storia e alla storia dell’arte, anche locale».
La collaborazione con la Fondazione Guglielminetti
Per questo aveva anche collaborato con la Fondazione Guglielminetti. «Era un nostro consulente», racconta la presidente, Marida Faussone. «Si era occupato con la moglie Annamaria Ferrero, già docente universitaria di Lingua e letteratura latina, di un ciclo di conferenze e della ricognizione dei volumi appartenuti al Maestro Guglielminetti (noto scenografo, ndr), opportunamente riuniti nella bibioteca storica. Inoltre, al venerdì, era sempre a disposizione per illustrare ai visitatori le opere della mostra permanente».