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Oggi l’ennesima protesta del mercato di piazza Alfieri contro la riduzione dell’orario di vendita

Alle 16,30 il corteo che raggiungerà il municipio – Intanto nuove frecciate tra il sindaco Rasero e il presidente del G.O.I.A. Nardozzi

Un altro mercoledì di protesta tra gli ambulanti del mercato di piazza Alfieri che oggi, alle 16,30, scenderanno nuovamente in strada, in corteo, per protestare contro la riduzione di orario di vendita disposta dal Comune di Asti, contro l’attuale dislocazione dei banchi in piazza Alfieri e per dire no a qualsiasi ipotesi di accorpamento dei banchi in un solo mercato.

Tra le richieste degli ambulanti c’è l’apertura di una concertazione per discutere non solo delle problematiche già note, ma anche per rivedere la tariffa unica di occupazione del suolo e dei suoi costi, aumentati nell’ultimo anno.

Gli ambulanti, a sostegno delle loro rivendicazioni, stanno estrapolando i dati degli incassi relativi a gennaio e febbraio 2022 e 2023: «Un vero disastro se andiamo a vedere gli incassi, – spiegano – ma noi continuiamo a sperare in un confronto serio con l’amministrazione. Comunque siamo pronti a portare il caso in Parlamento».

Ma i rapporti tra i portavoce degli ambulanti e l’amministrazione comunale restano molto tesi anche a causa dei continui botta e risposta “pepati” che il presidente dell’associazione G.O.I.A. (Gruppo Organizzato Indipendente Ambulanti) Giancarlo Nardozzi e il sindaco di Asti Maurizio Rasero si scambiano da tempo.

L’ultimo caso ha riguardato l’ipotesi di spostare i banchi del mercato di piazza Catena, in piazza Alfieri, per rendere l’offerta commerciale di quest’ultima ancora più appetibile. Idea che, come ricordano il sindaco Rasero e l’assessore al Commercio Mario Bovino, i rappresentanti degli operatori avevano evocato durante l’unico confronto avvenuto in Comune.

Per l’amministrazione comunale, ma anche per gli stessi operatori del mercato di piazza Catena, una proposta irricevibile e che, come confermato dal Comune, non avverrà mai. «È una grande sciocchezza perché provocherebbe la morte di entrambi i mercati. – ha osservato Rasero – Spero che questo faccia capire agli ambulanti di Asti che mettersi nelle mani di un tizio di Torino, che non conosce la nostra realtà, rischia solo di creare dei disastri. Inoltre ho scritto al signor Nardozzi dicendogli che sono stati scorretti a registrare, senza informarci, la riunione della commissione come non trovo normale che ci chieda un confronto e nel frattempo annunci una nuova protesta in piazza».

Parole alle quali ha replicato lo stesso Nardozzi: «Non ho mai detto che il mercato di piazza Catena dev’essere spostato in piazza Alfieri e per quanto riguarda la registrazione della seduta, che è stata una pagliacciata e non certo un tavolo di concertazione, io registro sempre tutto, ma non ho reso pubbliche le registrazioni. Il sindaco Rasero, invece di attaccare me perché sono di Torino, dovrebbe pensare ai mercati e al loro bene anche perché dice di essere stato ambulante, quindi dovrebbe conoscere questa realtà meglio di altri. Noi siamo anche pronti a sospendere ogni protesta se da parte dell’amministrazione ci fosse la volontà di aprire un confronto serio che fino a oggi non abbiamo visto».

La querelle tra Nardozzi e Rasero ha però assunto una valenza nazionale dal momento che la notizia è stata rilanciata sui canali social del sodalizio con un titolo piuttosto forte: “Il sindaco di Asti attacca il presidente nazionale del G.O.I.A”.

Intanto una nuova commissione mercatale attende di essere riconosciuta dopo l’integrazione dei documenti che attesterebbero la volontà di voto dei 2/3 degli operatori. Documenti già inoltrati al Comune, ma sui quali l’amministrazione deve ancora fare alcune valutazioni tecniche. Ad oggi, infatti, l’unica commissione mercatale riconosciuta è quella espressione delle elezioni avvenute questa estate. Invece la giunta Rasero proprio ieri ha approvato una nuova delibera che estende la sperimentazione dell’attuale dislocazione dei banchi in piazza Alfieri e, allo stesso tempo, apre la strada a qualsiasi altro intervento sui mercati, compreso l’unificazione di tutti gli operatori in una sola piazza, in questo caso piazza del Palio.

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