Un incontro ricco di ricordi, di unione e di commozione. Così è stata, sabato mattina al cinema Lumiere, la cerimonia di consegna delle benemerenze per i volontari che hanno operato durante il periodo di emergenza Covid, organizzata dal Coordinamento Territoriale di Protezione Civile di Asti. Quattordici le associazioni premiate appartenenti al coordinamento e formate da 322 volontari. Presenti all’evento il sindaco e presidente della Provincia, Maurizio Rasero, l’assessore regionale Marco Gabusi, il prefetto Claudio Ventrice, il direttore del Distretto Asl AT, Elena Tamietti, il vescovo Marco Prastaro, il presidente del Coordinamento Regionale, Marco Fassero e il presidente del Coordinamento Territoriale di Asti, Valter Marenco. «In questi due anni abbiamo fatto veramente di tutto – ha esordito Marenco – tra cui 14.780 km per portare i vaccini, ci siamo dati da fare e abbiamo soddisfatto tutte le richieste in una fase di emergenza cui non eravamo abituati».
Con un attestato consegnato alla figlia, è stato ricordato Franco Bianco, fondatore della Protezione Civile di Canelli scomparso pochi giorni fa. Maurizio Rasero ha lodato i passi enormi fatti dalla Protezione Civile nel corso degli anni: “Fiore all’occhiello del territorio – ha commentato – che ha saputo, in tempo zero, tramutare delle esigenze in un servizio a disposizione della collettività e di cui non possiamo più fare a meno».
Parole simili da parte di Marco Gabusi che informando di una nuova sede che a breve sarà inaugurata ad Asti, ha detto: «Il nostro grazie è anche per le cose che farete in futuro, solo qualche giorno fa – ha aggiunto – al rientro dalla Turchia, mi ha chiamato Fabrizio Curcio (capo del dipartimento di Protezione Civile ndr) complimentandosi per l’evoluzione che ha visto nella protezione civile piemontese». Presenti in sala anche quattro volontari astigiani appena rientrati dalle zone terremotate turche. «Grazie ai volontari abbiamo organizzato 17 punti vaccinali sul territorio – ha soggiunto la dott.ssa Tamietti – e tra le Asl piemontesi siamo state quelle con maggior copertura».