Sarà presentato il 13 marzo alle 10, nella sala consiliare del municipio di San Damiano, il progetto “San Damiano, comunità che cura”, un servizio alla domiciliarietà organizzato in collaborazione fra il Comune, il Cogesa, l’Asl, la Fondazione “Elvio Pescarmona”, la “Socialcoop” e l’associazione “APS La bottega del possibile”.
Il progetto si articola su due anni e prevede un finanziamento complessivo di 20.000 euro, dieci per anno. Compito del Comune sarà quello di raccordare associazioni, scuole e cooperativa sociale, oltre che di sensibilizzare i cittadini: inoltre, metterà a disposizione i locali necessari allo svolgimento delle attività previste. Si tratta di una sperimentazione messa in atto per la prima volta a Piossasco, in provincia di Torino, nel periodo precedente il Covid: verrà ora replicata a San Damiano, per estenderla poi ad altri paesi.
L’obiettivo è fornire agli ultrasettantacinquenni che lo vorranno un aiuto a casa loro, evitando i ricoveri in strutture: molto spesso ci sono persone sole ancora autosufficienti, ma non più in grado di affrontare tutti gli aspetti della vita quotidiana. Il progetto prevede assistenza sanitaria, lavaggio della biancheria e pasti quotidiani, oltre al sostegno psicologico: si calcola che potrebbero usufruirne circa 500 persone.
Nella foto, la casa di riposo “Elvio Perscarmona”.