Sono stati resi noti poco fa i dettagli dell’operazione della Squadra Mobile della Questura di Asti che ha portato all’arresto di quattro persone per spaccio di stupefacenti.
Al centro dell’attenzione degli investigatori c’era Isuf Hadaj, 51 anni, albanese residente in zona Giardini Pubblici.
E’ considerato uno dei maggiori spacciatori sulla piazza astigiana, soprattutto dopo aver raccolto il testimone (e i clienti) di un altro forte spacciatore arrestato sempre dalla Polizia qualche mese fa nella zona di corso Matteotti.
Giorni e giorni di appostamenti (di giorno e di notte) e di intercettazioni, hanno consentito di documentare non solo quello che per lui era un vero e proprio lavoro, come dichiarava anche al telefono a chi lo cercava, ma anche un’attività a cui lui si dedicava anima e corpo, visto che incontrava i clienti ad ogni ora del giorno e della notte. E in ogni parte della città.
Molte delle 1500 cessioni documentate in breve lasso di tempo, sono avvenute direttamente a casa sua; abitando al piano rialzato, ai clienti bastava bussare alla tapparella direttamente dal marciapiede per vederlo affacciarsi, aprire la finestra e consegnare la dose in cambio del denaro.
Ma molte consegne avvenivano in giro per la città, anche se un altro suo feudo era quello della zona di corso Torino.
In cambio della dose accettava prevalentemente soldi ma, in qualche caso, i pagamenti sono avvenuti anche attraverso la consegna di costosi elettroutensili da cantiere che un tossicodipendente sottraeva al suo datore di lavoro ogni volta che doveva andare dallo spacciatore.
Sono stati documentati anche casi in cui lo spacciatore si è scagliato contro il tossicodipendente che, nel cuore della notte gli ha bussato alla finestra, lo ha svegliato e fatto alzare per farsi consegnare una dose senza avere però i soldi per pagarla.
Nel periodo monitorato dalla Squadra Mobile sono state documentate le cessioni di circa 1500 dosi di cocaina per un peso di circa 3 chilogrammi e un valore che sfiora i 300 mila euro alla vendita al dettaglio.
Nel corso dell’indagine sono entrate nell’entourage di Hadaj anche una coppia, Davide Battiston, 45 anni e Fabiola Ghiotti di 29 anni che avrebbero acquistato circa 2 etti di cocaina dallo spacciatore per rivenderla al dettaglio a loro volta.
Hadaj e Battiston sono stati arrestati e portati in carcere mentre per la donna sono stati disposti i domiciliari.
In carcere anche Nikolin Preci. A casa sua gli investigatori della Squadra Mobile sono arrivati nel corso di una delle numerose perquisizioni effettuate il giorno dell’arresto di Hadaj e gli hanno trovato 28 palline di cocaina pronte allo spaccio e 12 mila euro in contanti. Così per lui è scattato l’arresto in flagranza di reato.
L’indagine si è spinta anche nel “portafoglio” di Hadaj, scoprendo che, nonostante lui non avesse alcun lavoro lecito di copertura e dunque non potesse giustificare il tenore di vita tenuto, aveva recentemente acquistato una cascina ad Antignano circondata da vasti terreni. Per questo motivo tutto l’immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo.