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Passepartout 2022 pubblico
Cultura e Spettacoli
Biblioteca Astense

Passepartout compie 20 anni e riflette sui “Fronti”

Il festival culturale è tra i progetti inseriti nel dossier per la candidatura di Asti a Capitale italiana della cultura 2025

Tra i progetti inseriti nel dossier per la candidatura di Asti a Capitale italiana della cultura 2025 c’è il festival culturale Passepartout, che si tiene ogni anno all’inizio di giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense con il Comune di Asti e la Regione Piemonte.
«L’edizione di quest’anno – spiega Donatella Gnetti, in pensione da poche settimane dopo aver diretto la biblioteca per quasi vent’anni – sarà la ventesima, la quindicesima con la direzione scientifica del giornalista Alberto Sinigaglia. Si terrà dal 2 all’11 giugno e sarà intitolata “Vent’anni di Passepartout – Fronti”, riassumendo quindi l’importante anniversario e il tema di questa edizione. Scelto, come sempre, sulla base dei riferimenti all’attualità, che quest’anno poggia su due parole chiave: la guerra in Ucraina e le frontiere, sempre più difficili da superare. Come sempre, si alterneranno sul palco ospiti di altissimo livello».

Gli scatti di Franco Rabino

L’edizione 2023, che verrà presentata a fine mese, vorrebbe valorizzare anche le immagini del festival firmate dal fotografo ufficiale, Franco Rabino. «Sarebbe interessante esporle in mostra – anticipa – dato che l’archivio di Rabino è straordinario e comprende scatti che riassumono 27 anni di storia dell’evento, da quando era intitolato “Chiaroscuro” prima di diventare “Passepartout”. Immagini apprezzate dagli stessi soggetti ritratti, tanto che il direttore del Museo egizio, Christian Greco, ha voluto la sua foto per il profilo Wikipedia e il giornalista Aldo Cazzullo ha scelto uno scatto di Rabino per la quarta di copertina del suo ultimo libro».

L’eventuale edizione speciale del 2025

Come indicato nel dossier, nel caso in cui Asti fosse proclamata Capitale italiana della cultura nel 2025, il festival vedrebbe un’edizione speciale. «Dovendo indicare in modo approssimativo un tema – conclude – abbiamo scelto per il 2025 il riferimento agli 80 anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Riferimento che troverà sicuramente un posto nel programma anche nel caso in cui dovessero affacciarsi temi di più stringente attualità».

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