Puntuali anzi con un paio di minuti di anticipo e non poteva essere diversamente, le prime autovetture si sono presentate all’ingresso del “Controllo Orario” davanti all’agenzia 8 della Banca d’Asti, prima dell’ingresso in piazza Roma. Un manipolo di appassionati era ad accoglierli con stupore. Vetture che hanno conquistato i palati più raffinati degli astigiani che poco a poco è andato aumentando confondendosi con le stupende auto storiche ma anche con le auto moderne. Loro, le auto in tutto il loro splendore come la Bugatti 37A del 1927, Lancia Lamda spider del ’37, Lancia Lamba Corsaro del ’27, Fiat 508 S Balilla del ’35, Lancia Aurelia B20 del 52, Mercedes-Benz 300SI del 1960 solo per citarne alcune delle più belle delle storiche e poi la Pagani Huayra Hp immatricolata ad inizio di quest’anno come la Mercedes Sis AMG, seguite dalle Ferrari, Alfa Romeo, Porsche, McLaren, Bentley.
Un’ora di sosta per tutti. Giusto il tempo di assaggiare l’aperitivo ed il pranzo monferrino offertodal Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti nei saloni di Palazzo Mazzetti e curato dagli chef e dai maitre di sala della Caffetteria Mazzetti. E poi nuovamente in auto a correre contro il cromometro con il ramarico di non aver potuto visitare questa bella città.
Rimane solo Il tempo per una foto anche con le autorità locali e poi via sull’asfalto delle strade nei territori delle Langhe, per affrontare il Colle d’Oggia e del Melogno per poi sbucare nel tardo pomeriggio a Sanremo sede dell’arrivo della terza tappa.