E’ stata prorogata al 14 maggio la mostra “Giovanni Boldini e il mito della Belle Époque”, promossa da Fondazione Asti Musei in collaborazione con Arthemisia. Inaugurata lo scorso 26 novembre a Palazzo Mazzetti, era inizialmente in programma fino al 10 aprile.
Protagoniste 80 opere – provenienti da musei e collezioni private – che celebrano il genio indiscusso del pittore ferrarese Giovanni Boldini (1842 – 1931).
«Con questa mostra – spiega il curatore, Tiziano Panconi – vogliamo rappresentare lo spirito della rinascita della Belle Époque, di cui Boldini fu interprete. Mi riferisco a quel periodo di benessere che caratterizzò gli ultimi anni dell’Ottocento e l’inizio del Novecento in Europa, bruscamente interrotto dallo scoppio della Prima guerra mondiale. Boldini colse infatti lo spirito del proprio tempo, interpretando la sete di emancipazione dell’alta società, chiamata a confrontarsi con le nuove sfide del progresso».
La mostra, che comprende anche alcune opere di artisti contemporanei a Boldini (tra cui Giacomo Grosso, Federico Zandomeneghi e Vittorio Matteo Corcos), è divisa in sei sezioni, allestite tra piano terra, piano nobile e seminterrato di Palazzo Mazzetti.
E’ visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (la biglietteria chiude un’ora prima). Biglietti: intero 13 euro; ridotto 10 euro. Possibilità di visite guidate.
Info: 0141/530403.