Fino a pochi giorni fa è stata oggetto di dibattiti e polemiche “sulla carta”, ma adesso la corsia ciclabile di corso Alfieri, tra piazza I Maggio e piazza Alfieri, è stata disegnata. Una lunga striscia gialla sui cubetti di porfido, contrassegnata dalla segnaletica orizzontale prevista dal Codice della Strada e separata dal resto della carreggiata da una striscia di colore bianco, che viene già adoperata dai ciclisti in transito. Venerdì, poche ore dopo l’allestimento della segnaletica orizzontale, alcuni ciclisti l’hanno inaugurata per raggiungere piazza Alfieri da piazza I Maggio, ma solo oggi, lunedì, gli addetti del Comune hanno completato l’installazione della segnaletica verticale necessaria a rendere la corsia più sicura.
Con la ciclabile è stato istituito il senso unico per i mezzi in direzione di piazza I Maggio mentre si può percorrere la strada in senso inverso solo fino a via Bocca con l’obbligo di svoltare a destra per poi raggiungere, nel caso, il parcheggio dell’ex Caserma Felizzano. Questa mattina siamo stati a lungo in corso Alfieri per vedere se la corsia sia sfruttata oppure, come dicono in molti, sia solo stato uno spreco di denaro. In effetti abbiamo visto diversi ciclisti utilizzarla nel senso di marcia corretto, ma alcuni anche contromano, mentre c’è ancora parecchio smarrimento da parte degli automobilisti che viaggiando da piazza Alfieri a piazza I Maggio devono fare i conti con la presenza della nuova opera.
Il problema principale è dato dalle auto in divieto di sosta e di fermata che hanno creato ulteriori disagi al traffico. Le auto in divieto, multate dalla polizia municipale che si trovava in zona, obbligano gli altri mezzi a rasentare la ciclabile, mentre non sono mancate critiche da parte di alcuni commercianti che continuano a sostenere l’inutilità dell’opera.
La corsia ciclabile di corso Alfieri fa parte del progetto “Ciclovie Urbane – Lotto 1: corso Alfieri e corso Gramsci” ed è costata 50.000 euro. La pista ciclabile di corso Gramsci, che presto sarà aperta al traffico delle bici, è stata invece pagata 160 mila euro.