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Asti, gli outsider multietnici degli scacchi studenteschi volano ai regionali

Hanno cominciato a giocare tre mesi fa e sono arrivati terzi alle selezioni provinciali. Sono tutti ragazzini di origine straniera tranne uno. Il “miracolo” raccontato dalla loro maestra

«Guardi, a due anni dalla pensione, questi ragazzini mi hanno fatto il regalo più grande». A parlare è un’emozionata maestra, Rosalba Cornero, da anni in servizio alla scuola elementare San Domenico Savio che si trova proprio a fianco dell’omonima chiesa, nel cuore del quartiere San Lazzaro.
E’ lei ad aver accompagnato la squadra che, contro ogni più rosea previsione, si è conquistata il diritto ad accedere ai campionati regionali di scacchi categoria scuole primarie maschili.
Una squadra che definire outsider non rende l’idea: sei ragazzini dei quali cinque stranieri e uno solo italiano. Sei ragazzini che si sono avvicinati al mondo degli scacchi solo a gennaio, in un corso di sole otto ore. Sei ragazzini che hanno toccato il cielo con un dito quando, dieci giorni fa, sono arrivati terzi sul podio, dopo le squadre di una scuola elementare fortissima come la Galileo Ferraris dalla lunga storia scacchistica.
Noel Zdrukthi, Joel Leka, Devan Llangu Simone Demarie, Ismail Iaafari, Kevin Narkaj: sono loro i piccoli campioncini arrivati terzi su una ventina di quadre arrivate da tutte le scuole astigiane.
«Come tutte le cose più belle, è nato quasi per gioco – spiega la maestra Rosalba – A gennaio il corso con Francesco con i fondi che avevamo a disposizione grazie anche ad un rappresentante di classe, Daniele Piglione, che segue con grande entusiasmo i ragazzi».
Quattro lezioni da 2 ore sono bastate per far appassionare un bel gruppo di bambini.
«Da allora, nell’intervallo tiravano fuori le scacchiere e facevano una partita. E sappiamo che molti hanno preso a fare la stessa cosa a casa, con genitori e nonni, soprattutto i bambini con famiglie che provengono dall’Est e hanno una cultura degli scacchi».
Quando sono arrivate le convocazioni al campionato studentesco lì per lì non si sentivano di poter partecipare, ma la maestra Rosalba li ha incoraggiati.
«In tanti poi volevano partecipare, così abbiamo pensato di fare selezione attraverso un torneo interno dai quali sono emersi i 6 più bravi che abbiamo portato in squadra: quattro bambini di origine albanese (di cui uno arrivato in Italia solo a settembre), un bambino di genitori marocchini e un italiano».
Quattro titolari e due riserve che, però, sono state fatte giocare ugualmente.
«Io vedevo lo sguardo delle altre squadre che guardavano la nostra con grande sicurezza, pensando di batterla in poche mosse. E invece no, dopo poche mosse si dicevano “ma questi sono forti”. Che soddisfazione.
Soprattutto per i bambini che hanno acquistato via via più sicurezza e autostima».
Un campionato all’insegna della correttezza, della sportività e dell’amicizia fra bambini, soprattutto quelle nuove nate davanti alla scacchiera.
«Quando ci sono state le premiazioni e i nostri sono risultati terzi con l’accesso ai regionali, erano felicissimi. Uno di loro – prosegue commossa la maestra – si è avvicinato a me e mi ha sussurrato “maestra, è la prima medaglia che ho vinto nella mia vita”.
Credo basti questa frase per dare l’idea di quale incredibile opportunità sia stata per loro. Un grande gesto di integrazione che si porteranno dietro tutta la vita».
E ora si pensa al 12 aprile, quando a Borgo San Dalmazzo si terranno i campionati regionali.
Nella categoria scuole medie hanno passato il turno le squadre di Villanova femminile, Montemagno e Jona C, per le scuole superiori categoria allievi Istituto Pellati, Liceo Vercelli B e Artom A; per gli juniores Liceo Vercelli, Artom e Istituto Monti.

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