È stata senza dubbio un’amara sorpresa quella capitata alla proprietaria di una Fiat Panda nera, parcheggiata sabato sera in piazza Roma, nel centro storico di Asti, davanti al Monumento all’Unità d’Italia. Ignoti vandali, forse ubriachi, hanno prelevato un capitello in marmo del monumento, l’hanno rotto in due parti e poi lanciato il basamento contro il parabrezza del veicolo, mandandolo in frantumi.
Tutto questo è avvenuto non in periferia, ma in una piazza centrale, cuore della zona culturale (di giorno) e della movida (di notte) della città, in un’area di forte passaggio e davanti a palazzi nobili. La proprietaria del veicolo si è accorta del danno subito domenica mattina e annunciando di voler sporgere denuncia contro ignoti, ha commentato su Facebook l’accaduto non nascondendo né la rabbia, né l’incredulità per il folle gesto.
«Ringrazio quel grandissimo figlio di una buona donna – ha scritto – che ieri in piazza Roma si è divertito a spaccare un monumento per lanciarmelo sulla macchina . E mi domando in che mondo di merda viviamo». Il commento della signora ha ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà che denunciano la scarsa sicurezza di Asti, specie di notte, anche in zone centrali.
Ancora da capire se le telecamere di sorveglianza dei giardini Alganon abbiano registrato il fatto o se, come già capitato in passato per altri atti vandalici avvenuti sulla piazza, non serviranno a nulla per le indagini delle forze dell’ordine.
Una risposta
E le telecamere? E l’assessore Giacomini? E’ scandaloso, la città e in declino da tempo ma a parte proclami inutili non ci sono fatti, mai. In un paese normale la giunta dovrebbe rassegnare le dimissioni. Vergogna.