Ieri sera al Belvedere
Pur con una contrazione di pubblico dovuto alle restrizioni dovute alle norme anticontagio da Covid, ieri sera il Belvedere di Albugnano ha accolto un vasto pubblico di enoappassionati giunti fin sul balcone del Monferrato per brindare sotto le stelle ma anche per degustare finalmente le prime etichette di Albugnano doc 549, pronte dopo tre anni di affinatura come da disciplinare.
Dieci etichette pronte
Code (a regolare distanza) fino a notte inoltrata hanno caratterizzato lo stand approntato al centro del parco della Rimembranza con il panorama più bello di Astigiano e Torinese “abitato” da due sommelier che hanno servito l’Albugnano 549 declinato in dieci diverse etichette presentate da altrettanti produttori dell’omonima associazione nata quattro anni fa per rilanciare la doc derivata dall’Alto Nebbiolo del Monferrato.
Ottimi giudizi alla degustazione orizzontale
Dieci produttori per una degustazione orizzontale che, a giudicare dai giudizi raccolti dagli appassionati di vino, ha brillante superato l’esame, non tradendo le aspettative nate intorno a questa doc di nicchia “cugina prima” di blasonati barbareschi e baroli.
Gli stessi produttori che hanno fatto da ala al pubblico che percorreva a piedi il tratto che dalla piazza del Comune porta al Belvedere. Un’occasione per degustare non solo l’Albugnano, ma Freisa in svariate vinificazioni, Malvasia per i palati più golosi e altri vini regalati da una zona al confine con il Torinese che meritava l’ingresso nel sito Unesco dei paesaggi vitivinicoli.
Il cibo servito in comodi “cestini” sigillati
Impeccabile l’organizzazione che ha provveduto a realizzare molte “sedute” a distanza, ricorrendo anche alle balle di fieno e paglia e ha risolto le esigenze di sicurezza sanitaria realizzando una gradevole borsa contenente gli assaggi di cibo dolci e salati in imballaggi realizzati in materiale biodegradabile e riciclabile.
Una cornice perfetta per un brindisi alle stelle e a quell’Albugnano 549 dalle grandi aspettative.